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Crisi Corea del Nord: Usa chiedono embargo contro il regime di Kim Jong-un

Gli Usa hanno chiesto all’Onu di applicare l’embargo contro la Corea del Nord. Intanto il regime nordcoreano va contro se stesso.

Dopo il sesto test nucleare, annunciato dal Governo di Pyongyang, si è di recente verificato un sisma di magnitudo 6 (una volta e mezzo più potente di quello che ha provocato crolli nell’isola d’Ischia). In ogni caso sulla crisi la Russia di Vladimir Putin ha già annunciato di avere posizioni differenti, così come la Cina, da quelle degli Usa, ormai propensi all’attacco preventivo. I Paesi vicini, tra Giappone e la stessa Cina, hanno comunque già avviato le esercitazioni in previsione di un’invasione. Kim Jong-un tiene testa agli States, ma Donald Trump con le dichiarazioni degli ultimi giorni ha dimostrato di aver esaurito la pazienza.

Gli Stati Uniti hanno fatto circolare una bozza in cui chiedono al Consiglio di Sicurezza dell’Onu di imporre un embargo sul petrolio alla Corea del Nord, di vietare le esportazioni tessili e l’assunzione di lavoratori nordcoreani e il congelamento dei beni e il divieto di viaggio al leader Kim Jong-un. Il Consiglio dovrebbe votare la risoluzione lunedì ma trova ancora resistenze da parte di Cina e Russia. Per essere approvato il testo necessita di almeno nove voti favorevoli e nessun veto da parte di Usa, Regno Unito, Francia, Russia e Cina.

La proposta di risoluzione americana vieta anche le esportazioni alla Corea del Nord di condensato, prodotti petroliferi raffinati, liquidi a gas naturale. Il mese scorso il Consiglio di sicurezza ha imposto nuove sanzioni dopo i test missilistici a lungo raggio di luglio. La risoluzione del 5 agosto mirava a ridurre di un terzo le esportazioni annuali di Pyongyang (che si aggirano sui 3 miliardi di dollari) vietando le esportazioni di carbone, ferro, piombo e frutti di mare.  Il nuovo progetto di risoluzione imporrebbe un divieto totale all’assunzione e al pagamento dei lavoratori nordcoreani all’estero (alcuni diplomatici stimano che tra 60mila e 100mila nordcoreani lavorino all’estero).Inoltre, se il testo venisse approvato, l’attività della compagnia aerea Air Koryo, controllata dall’esercito, sarebbero congelate.

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Daniele Naddei

Giornalista iscritto all'Ordine dei Giornalisti della Campania da maggio 2014.

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