COVID- 19, la situazione resta invariata
Le misure restrittive funzionano ma la strada è ancora lunga. In Italia superati i 22mila decessi. Più di due milioni in tutto il mondo i casi confermati. New York e Regno Unito prolungano il lock down.
ITALIA – Angelo Borrelli in conferenza stampa ha aggiornato il bilancio Coronavirus al 16 aprile 2020: “I positivi hanno raggiunto le 106.607 unità con un incremento di positivi di 1.189 rispetto a ieri. I morti sono saliti purtroppo a 22.170, con 525 decessi nelle ultime ventiquattr’ore. Le persone guarite sono arrivate a 40.164, qui quindi ci sono stati 2072 guariti più di ieri. Il 72% (76.778) sono in isolamento senza sintomi o sintomi lievi. In terapia intensiva abbiamo una diminuzione di -193. -750 sono ricoverati con sintomi”.
NEW YORK – Lo Stato di New York prolunga il lockdown fino al 15 maggio. Il governatore Andrew Cuomo, che si era già mostrato critico sul pressing di Donald Trump per le riaperture, ha ora deciso di continuare a tenere tutto chiuso almeno per un altro mese, senza aspettare l’annuncio di Trump sulle direttive nazionali per alleggerire le misure. «Nessuna decisione politica, nessuna decisione dettata dalle emozioni. Dati e scienza, stiamo parlando di vite umane», ha detto Cuomo. Sono 30.990 le persone morte negli Stati Uniti a causa del Coronavirus. Sono le cifre riportate dalla Johns Hopkins University. I casi in totale in Usa hanno raggiunto i 639.733.
REGNO UNITO – Il Regno Unito ha deciso di estendere il lockdown di altre 3 settimane. Ad annunciarlo il ministro Dominic Raab, che sta sostituendo Boris Johnson alla guida del Paese. La decisione è arrivata dopo la raccomandazione del comitato di consulenti scientifici al governo. Raab, secondo quanto riporta il Guardian, ha posto 5 condizioni per la riapertura: garantire spazio sufficiente negli ospedali per i malati di Covid, registrare un “significativo e continuo” calo nel numero di morti, avere dati affidabili circa la diminuzione di contagi, assicurare disponibilità di test e dispositivi sanitari, scongiurare una seconda ondata sul servizio sanitario nazionale. “Un alleggerimento prematuro sarebbe irresponsabile», ha detto il “premier reggente”.
FRANCIA – Secondo Emmanuel Macron in questo momento l’Unione europea è di fronte a un “momento della verità”. In un’intervista al quotidiano Financial Times ha spiegato: «Se non facciamo questo oggi io vi dico che i populisti vinceranno oggi, domani, dopodomani, in Italia, in Spagna, forse in Francia e altrove. Il fattore umano è la priorità e ci sono nozioni di solidarietà che entrano in gioco, le economie devono essere conseguenti. E non dimentichiamo che l’economia è una scienza morale». Il presidente francese lancia dubbi sulla gestione dell’emergenza da parte della Cina: «Nel Paese sono successe cose che non sappiamo».
BRASILE – Sono 30.425 i casi accertati di Covid-19 in Brasile. I morti sono 1.924. Nelle ultime 24 ore sono morte 188 persone, i nuovi positivi sono stati invece 2.105. San Paolo è lo Stato più colpito con 853 morti, seguito da quello di Rio de Janeiro, con 300.
Si è dimesso dall’incarico Luiz Henrique Mandetta, il ministro della Sanità brasiliano. Lo ha comunicato lui stesso sui social. Già nei giorni scorsi erano circolate voci sulle sue imminenti dimissioni a causa di scontri con il presidente Jair Bolsonaro sulla gestione dell’emergenza. Secondo la Cnn Brasil, che cita «fonti ufficiali», Bolsonaro avrebbe già scelto il successore di Mandetta: si tratterebbe dell’oncologo Nelson Teich.