Coronavirus, i dati in Italia e nel mondo
Gli States restano di gran lunga il Paese più colpito, con più di 115 mila morti. Il Sudamerica vicino agli 80 mila decessi.
Sono 338 i nuovi casi di positività al coronavirus in Italia nella domenica 14 giugno e portano il totale, dall’inizio della pandemia, a 236.989. Gli attualmente positivi risultano 26.274, in calo rispetto a ieri di 1.211 unità. Sono saliti a 176.370 i guariti e i dimessi per il coronavirus, con un incremento rispetto a ieri di 1.505. Sono 209 i pazienti ricoverati in terapia intensiva, 11 meno di sabato. Questo il quadro che emerge dai dati del report quotidiano della Protezione civile.
Negli Stati Uniti sono state 382 le vittime di coronavirus nelle ultime 24 ore, secondo quanto calcolato dall’istituto John Hopkins. Nella sua drammaticità, si tratta di un dato meno negativo rispetto a quelli registrati ultimamente. E’ infatti uno dei più bassi da diverse settimane e arriva dopo quindicina di giorni in cui i decessi giornalieri sono scesi molto raramente sotto quota mille. Gli Usa restano di gran lunga il Paese più devastato dalla pandemia di Covid-19: il numero complessivo dei decessi è salito a 115.729. La pandemia continua ad aumentare anche in Sudamerica, dove si è giunti a 1.646.746 casi positivi (più 46.026 nelle ultime 24 ore) e a 79.602 decessi (più 1.642). Il Brasile, Paese leader nella regione e secondo più colpito al mondo dietro gli Stati Uniti, ha registrato una crescita più moderata rispetto alla media dell’ultima settimana, forse per la festività domenicale, fissando i contagiati a 867.624 (più 17.110) ed i morti a 43.332 (più 612). Seguono Perù (229.736 e 6.688) e Cile (174.293 e 3.323), mentre altri sei Paesi della regione (Messico, Ecuador, Colombia, Argentina, Repubblica Dominicana e Panama) confermano il difficile momento latinoamericano con contagi superiori ai 20.000 e morti oltre 400. Un nuovo focolaio sta invece spaventando Pechino, dove le autorità cinesi hanno deciso di alzare il livello di guardia.