Coronavirus, da lunedì riaprono le scuole
Da una parte c’è la volontà di tornare alla normalità, dall’altra si teme un nuovo boom di contagi da Coronavirus.
Aumentano i contagi all’estero e l’Oms afferma: il livello della minaccia mondiale del virus è ora molto alto. Eppure c’è tanta voglia di tornare alla vita di tutti i giorni, con le scuole, il traffico e il tran tran quotidiano.
Credo sia importante, laddove possibile, tornare al più presto alla normalità”. Lo dice la viceministra dell’Istruzione, Anna Ascani. “Riaprire le scuole significa garantire il diritto all’istruzione dei nostri bambini e ragazzi”. Gli istituti scolastici questa settimana sono rimasti chiusi in sette regioni, due province (Trento e Bolzano) e in diversi città e cittadine del Paese, tra cui Napoli e Palermo.
La voglia di riaprire le scuole è presente in quasi tutte le regioni che hanno preso provvedimenti: nel Nord-Est i governatori hanno dato i segnali più chiari per consentire la riapertura subito, da lunedì 2 marzo. Il Piemonte indica nella metà della prossima settimana i giorni della ripartenza.
La ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina: “Sulla chiusura o riapertura delle scuole non decide il mio ministero, da anni. Io ho chiamato personalmente stamane i governatori di Piemonte, Lombardia e Veneto e mi auguro che le scuole riaprano il prima possibile, ma le decisioni devono essere confortate dall’Istituto superiore di sanità che in relazione a singole situazioni, che sono diverse, ci dirà come comportarci”. L’Istituto superiore di sanità, a cui un’ordinanza assegna la “sorveglianza epidemiologica, parla di “discussione molto complessa”.
Mentre la Lombardia chiede un’altra settimana di scuole chiuse, salvo sorprese dell’ultima ora invece in Trentino gli istituti scolastici, come previsto, riapriranno il 2 marzo così come in Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Veneto ed Emilia Romagna.
Il Piemonte punta a varare “un’ordinanza meno restrittiva che conduca gradualmente verso la normalità con la riapertura delle scuole agli studenti dalla metà della prossima settimana”.
Situazione da definire entro domenica per la Liguria e Marche.