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Coma: software permette ai pazienti di comunicare, diagnosi migliori

Il gruppo di ricerca del Centro Puzzle, in collaborazione con l’ospedale Cto e l’Unità Spinale Unipolare della Città della Salute di Torino, ha fatto una scoperta fondamentale per i pazienti in stato vegetativo o comatoso: sarà possibile verificare il loro stato di coscienza, consentendo loro di comunicare al personale medico le loro volontà.

Una scoperta che promette di fare la differenza: oltre a migliorare le diagnosi, la scoperta aumenta la qualità della vita di questi pazienti e l’efficacia delle terapie neuro-riabilitative.

Sono 250mila le persone che entrano ogni anno in coma a seguito di incidenti, intossicazioni o malattie. Il 43%, secondo recenti studi, per recuperando lo stato di coscienza non manifesta alcun segno di presenza nei test diagnostici. Questi ultimi, infatti, si basano solo su risposte motorie a comandi verbali. Il software rileva intenzioni motorie indipendentemente dal fatto che il paziente produca o meno un movimento visibile.

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