“Cetto c’è, senzadubbiamente” re di incassi al boxoffice
Il ritorno al cinema del personaggio di Antonio Albanese, si colloca subito in cima al boxoffice italiano del weekend, con un incasso di 2.480.000 euro. Il film di Giulio Manfredonia, terza incursione cinematografica del personaggio di Antonio Albanese, conquista senza fatica la vetta del botteghino nostrano con quasi 2 milioni e mezzo di euro incassati e 360 mila spettatori in sala. Al secondo posto, un film che è agli antipodi rispetto alla commedia italiana: il grande ritorno di Roman Polanski con “L’ufficiale e la spia” brilla con oltre 1,2 milioni di euro. A seguire, troviamo “Le Mans ’66 – La grande sfida” e “Le ragazze di Wall Street”.
Cetto è tornato. In Cetto c’è, senzadubbiamente, nelle sale dal 21 novembre, vediamo un Cetto Laqualunque nuovo. Un uomo che aveva abbandonato la politica perché non sopportava più i suoi giochetti e che ora si ritrova potenzialmente Re.
Sono ormai trascorsi ben 10 anni dall’elezione di Cetto La Qualunque nel comune di Marina di Sopra, in Calabria. Da allora il politico ne ha vissute tante, e si è trasferito in Germania, dove ha detto addio a ogni sorta di aspirazione politica.
Ha messo su famiglia, con moglie e figlio tedeschi e aperto una catena di ristoranti. Cetto non ha però dimenticato l’Italia e decide di tornarvi per dare il suo ultimo saluto alla zia che lo ha accudito. La donna prima di spirare gli rivela un segreto: Cetto ha origini nobiliari.