“Carnevale settecentesco napoletano”: tornare indietro nel tempo è possibile (Video)
Venerdì 9 febbraio, una parte di Napoli ha festeggiato il Carnevale con un evento unico ed originale. Si è fermato il tempo, ripercorrendolo a ritroso fino ad una sera del ‘700. A Napoli dame e cicisbei festeggiavano in salotti ed ampie stanze lussuose, mentre un giovane scrittore di nome Goethe, giungeva nella città partenopea per proseguire il percorso formativo del Gran Tour.
“Il Carnevale settecentesco napoletano” è stato organizzato al Palazzo San Teodoro da Travelers and the City, curato nei minimi dettagli, quest’anno si è incentrato sul tema di “L’arrivo di Goethe a Napoli”. La serata così organizzata ha permesso a chi vi ha preso parte di calarsi nei panni dei napoletani abbienti del ‘700, vivendo il lusso, lo sfarzo e i vizi delle dame e dei cicisbei a corte.
L’evento ha avuto inizio con una parata per le strade della città, popolata da trampolieri e acrobati di ogni sorta e da un piccolo corteo di persone vestite secondo le mode settecentesche. Al Palazzo ha avuto inizio la serata vera e propria, scandita da diversi momenti.
All’inizio le note della musica barocca rococò dell’Associazione Musicale Amici del ‘700 Napoletano ha accompagnato i passi di chi ha preso parte al Gran Ballo. A passeggio tra le stanze e i corridoi del Palazzo, ci si poteva intrattenere con liete e leggere conversazioni fino al momento degli assaggi di cucina settecentesca – pane grigliato ai sapori dell’orto, pasta e fagioli alla Borbonica, sartù di Re Ferdinando IV, polpette al ragù dei feudi napoletani, babà della Regina -. Di tanto in tanto era possibile incontrare acrobati che davano spettacolo di sé fino a fine serata quando, con un improvviso tuffo nel presente, si è aperta una nuova stanza, pensata per scatenarsi grazie alla musica contemporanea della consolle dei dj.
Durante l’evento è stato possibile parlare con l’organizzatore del “Carnevale Settecentesco”, Massimiliano Marcucci, che ha discorso del progetto e ha spiegato come è nata un’idea tanto originale.