Caos in Albania, l’opposizione contro il premier Rama
Continuano le proteste e i momenti di caos in Albania, che sta attraversando uno dei momenti più caotici della sua storia recente.
In questo weekend, centinaia di manifestanti hanno tentato di fare irruzione nella sede del governo lanciando bottiglie molotov e arrivando a degli scontri con la polizia che, qualche ora prima, aveva negato il permesso richiesto dal Partito Democratico di una mobilitazione di protesta permanente di fronte alla sede del governo.
L’opposizione ha accusato il premier Edi Rama di corruzione e collusione con la criminalità e Luzim Basha, capo del Partito Democratico, aveva annunciato la più grande ed importante manifestazione in Albania degli ultimi trent’anni.
Detto, fatto.
Ieri, dopo un intero weekend di proteste, i 43 deputati del Partito democratico – principale forza di opposizione nel Parlamento albanese – hanno rimesso il proprio mandato e non faranno più parte dell’assemblea nazionale, ed hanno rincarato la dose contro l’attuale governo indicando per il prossimo 21 febbraio una nuova e massiccia manifestazione prima per le vie di Tirana e poi, di nuovo, appena fuori la sede del governo.