Buoni propositi per il 2020, versione Serie Tv
Il nuovo anno volge al termine. C’è ancora un pò di tempo per riposare e recuperare le serie tv che vi siete persi. Tra i buoni propositi di quest’anno inseriamo più tempo per noi stessi per rilassarci davanti una buona serie tv.
Ecco di seguito la lista delle migliori serie 2019
Sex Education
Particolarmente acclamata, questa serie di grande successo narra in maniera efficace e diretta tutte le turbe legate all’adolescenza e al sesso. L’imbarazzo la fa da padrone in questi casi, si sa, ma Sex Education è stato in grado di dare grandi lezioni sul sesso e sull’affettività in modo geniale e sagace. Il protagonista è Otis, adolescente sessualmente inesperto con una madre davvero ingombrante che fa la terapista sessuale. Una volta incontrata l’affascinante Meave, i due decidono di fondare insieme un club di consigli sessuali per tutti i compagni della scuola a pagamento. Da questi incontri emergono tutte le problematiche che possono vivere gli adolescenti che si approcciano per la prima volta alla propria sessualità e a quella degli altri.
The Marvelous Mrs Maisel
La serie vincitrice dell’Emmy come miglior comedy nel 2018 è un piccolo gioiello che ci ha regalato Amy Sherman-Palladino, l’eccentrica creatrice di Una Mamma Per Amica. La fantastica signora Maisel segue le vicende di Miriam ‘Midge’ Maisel (Rachel Brosnahan), adorabile casalinga ebrea che nella nella New York di fine anni ’50 scopre il tradimento del marito e rivoluziona la sua vita dopo aver scoperto un incredibile talento per la stand-up comedy. Impossibile non lasciarsi conquistare dai serrati dialoghi (marchio di fabbrica della showrunner), dalla regia che sembra trasportarci in una produzione di Broadway, dalla ricercatezza di costumi e ambientazioni.
Homecoming
Vedere per la prima volta il premio Oscar Julia Roberts impegnata in un racconto per il piccolo schermo sarebbe già un ottimo motivo per guardare questa serie, tratta dall’omonimo podcast del 2016 di Eli Horowitz e Micah Bloomberg. Ma c’è di più. Homecoming è la storia di una donna apparentemente normale ma con un passato da assistente sociale in una struttura governativa che aiutava i veterani a reinserirsi nella società. Quando un membro del Dipartimento della Difesa americano si presenta a casa sua per capire perché la donna abbia cambiato improvvisamente vita, inizia un viaggio a ritroso nella storia della protagonista. La regia di Sam Esmail (il creatore di Mr. Robot) rende questo thriller psicologico assolutamente magnetico.
The Boys
Una delle serie più interessanti che potete trovare su Amazon Prime Video è un drama che ironizza sui supereroi e sui cliché che siamo abituati ad associarvi. The Boys, basato sull’omonimo fumetto di Garth Ennis e Darick Robertson, parte da una sconvolgente premessa: e se i supereroi, quelli che siamo abituati a conoscere come buoni e rispettosi della legge, fossero in realtà personaggi riprovevoli e corrotti? Entra allora in gioco un gruppo di sprovveduti ragazzi (i The Boys del titolo, appunto) che avrà il compito di contrastare i sette supereroi cattivi. I risultati sono imprevedibili e il divertimento assicurato. Uno show da non perdere anche se non siete appassionati del fumetto (di cui, comunque, questa serie è una fedelissima versione, perché mantiene l’animo pop, il linguaggio esplicito e la spregiudicatezza).
God Omens
Due assoluti fuoriclasse, Michael Sheen e David Tennant, interpretano rispettivamente l’angelo Aziraphale e il demone Crowley in una miniserie che è l’adattamento dell’omonimo romanzo cult di Terry Pratchett e Neil Gaiman (in Italia meglio conosciuto con il titolo Buona Apocalisse a tutti!). In Good Omens i due protagonisti, creature soprannaturali che vivono sulla Terra fin dalla sua creazione, si alleano per scongiurare l’imminente Apocalisse che sta per colpire il Pianeta. Gli esilaranti siparietti tra Sheen e Tennant e l’umorismo british rendono questa serie un delizioso passatempo.
Modern Love
Uno degli ultimi titoli arrivati sul servizio di streaming è una serie antologica che esplora l’amore in tutte le sue forme: da quello romantico a quello coniugale, a quello per se stessi. Modern Love racconta 8 storie ispirate a quelle vere raccolte nell’omonima rubrica settimanale del New York Times. Nessun colpo di scena, nessun effetto speciale. Quello che fa la serie è raccontare storie (solo apparentemente) banali ma incredibilmente profonde, spingendo anche a una riflessione sui rapporti interpersonali nella caotica società di oggi. Il suo punto di forza è sicuramente il cast stellare: da Anne Hathaway (che ci regala la memorabile interpretazione di una donna affetta da disturbo bipolare) a Tina Fey a Dev Patel.
Pose
La serie Pose ci racconta di uno spaccato di vita statunitense, nella New York del 1987 durante l’ascesa dell’era Trump. Pose parla della ball culture e del vougueing degli anni Ottanta, attraverso la storia di Blanca (Mj Rodriguez) la quale decide di lasciare vuole lasciare House of Abundance, guidata con pugno di ferro dalla regale ma anche glaciale Elektra (Dominique Jackson), per fondare il proprio gruppo, la House of Evangelista, nome ispirato alla supermodella Linda Evangelista. Sotto la sua ala protettiva accoglie emarginati come Damon (Ryan Jamaal Swain), un talentuoso ballerino cacciato dalla propria famiglia per via della sua omosessualità, e Angel (Indyaa Moore), una prostituta che intreccia una strana relazione con Stan (Evan Peters), uno yuppie sposato con figli, alla disperata ricerca della propria identità.
Un vero e proprio viaggio nella sottocultura LGBT+, fatta di gare di ballo, sfilate, drag, ricerca ed espressione di sé stessi.
Maniac
Questa miniserie è un caso “a se” fra le serie tv Netflix. Non è paragonabile a nulla d’altro, se non ad un viaggio profondo nella psiche umana. La storia gira attorno a Owen (Jonah Hill) e alla depressa Annie Landsberg (Emma Stone), mentre si sottopongono a una sperimentazione clinica dove provano una fantasia computerizzata dopo l’altra con l’obiettivo di diagnosticare, confrontare e sconfiggere i loro problemi mentali. L’estetica vaporwave mista ad elementi della tecnologia contemporanea non riescono a definire il tempo in cui si svolgono i fatti, facendo pensare ad un’ucronia che contribuisce all’immersione totale dello spettatore in questa atmosfera a metà tra visione e realtà.
Dead to me
o, non si tratta della solita commedia al femminile. Anzi, Dead to Me – Amiche per la morte si propone fra le serie tv Netflix come qualcosa di completamente diverso senza proporre troppi elementi legati al girl power “commerciale”. La serie racconta la nascita di una grande amicizia tra Jen, una vedova, e Judy, una donna libera che nasconde un misterioso segreto. Questa dark comedy propone un interessante approccio, a tratti divertente e con una buona dose di cinismo, al tema del lutto e dell’amicizia al femminile. Grazie alle ottime interpretazioni di Christina Applegate e Linda Cardellini, Dead to Me ci regala diverse puntate pregne di divertimento e spunti di riflessioni su temi come la morte e l’amicizia.
The Umbrella Academy
La serie tv Netflix che rispecchia alla perfezione il trend supereroistico in voga negli ultimi dieci anni. The Umbrella Academy parla della nascita, nello stesso giorno del 1989, di 43 neonati da donne che non mostravano alcun segno di gravidanza. Tra tutti loro, sette di questi bambini vengono adottati da Sir Reginald Hargreeves, eccentrico miliardario, che scopre i loro superpoteri e decide di farne una squadra pronta a salvare il mondo. Nonostante ricalchi molto il genere supereroistico, la serie si allontana dai prodotti di questo tipo, anzi ironizza su alcuni stereotipi del genere a cui ci hanno abituato negli ultimi anni. The Umbrella Academy è senza dubbio una delle storie di supereroi più interessanti in circolazione. Non solo ve ne consigliamo la visione, ma vi invitiamo a recuperare la serie a fumetti a cui è ispirata.