Buon Compleanno Sposetti: quando la Principessa non c’è i Comunisti ballano…
Nata Medici del Vascello, divenne vedova a venticinque anni di un eroe di guerra e presto fu costretta sulla sedia a rotelle. Ninì, così la chiamavano affettuosamente tutti, era la principessa Elvina Pallavicini, donna di cultura e di carattere, che ricevette una medaglia di bronzo della Resistenza. Scomparsa il 29 agosto del 2004 a Cortina d’Ampezzo, fu politicamente attiva, ferma sostenitrice delle politiche del vicepresidente americano Dick Cheney e del suo segretario alla Difesa Donald Rumsfeld.
Proprio Ninì, ex padrona di Palazzo Pallavicini Rospigliosi a Roma, lo scorso 21 gennaio, non avrebbe accettato in casa sua gli ospiti della festa per i settant’anni del senatore Ugo Sposetti. Quest’ultimo, detentore della “tradizione” del Pci con case, carte, soldi, quadri e cimeli vari di cui è il custode, si è presentato all’interno del Palazzo con una schiera di più di 120 illustri comunisti. Un fastoso banchetto che ha visto la presenza di Napolitano, Macaluso, D’Alema, Tortorella, Fassino ed altri compagni… Presenze che avrebbero fatto sicuramente storcere il naso (se così si può dire) a Ninì che era una reazionaria accanita, tanto da ricevere nella propria dimora solo chi condivideva il suo anticomunismo. A Palazzo sono passati sotto la luce tenue delle torce cattolici perseguitati, Edgardo Sogno, Almirante, monsignor Lefebvre, Berlusconi e Dick Cheney, per citarne alcuni…
Ma succede che i tempi cambino, anche se i palazzi restano e capita che gli eredi – nello specifico – di Palazzo Pallavicini Rospigliosi, abbiano bisogno di soldi. Del resto i soldi sono sempre gli stessi e non hanno colore politico (si crede n/a). Si fa di esigenza virtù, insomma! Tuttavia, c’è anche da aggiungere che sembra esser cambiato pure il carattere degli stessi comunisti, che una volta avrebbero ben gradito un banchetto frugale con cui nell’epoca d’oro dei compagni, venivano celebrati i compleanni di ben noti dirigenti. Ora invece, Sposetti ha fatto “tavola grande” ed il banchetto è stato quel che è stato… si è fatto ricordare (diciamo così!).
Se poi pensi che giusto il giorno prima del compleanno di Sposetti, Ninì avrebbe compiuto 103 anni il dubbio ti viene: “buon compleanno Ugo o buon compleanno Ninì?” Come sono strane le coincidenze. Lei di certo, a vedersi i comunisti in casa si sarebbe infuriata, ma alla fine a pensarci bene sarebbe scoppiata a ridere… l’immagine dei membri del Pci che festeggiano il suo compleanno, sicuramente l’avrebbe divertita.
Sì, le cose cambiano… cambiano e come.