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Brexit, i laburisti pensano ad un referendum bis in caso di “no deal”

Nonostante il rifiuto da parte di Westminster, la conferenza annuale del partito di Jeremy Corbyn, ha approvato una mozione che prevede la possibilità di invocare un secondo voto dopo l’esito dei negoziati con Bruxelles.

Corbyn ha assicurato di appoggiare senza riserve la mozione e la posizione espressa all’assise di Liverpool dal suo ministro ombra per la Brexit, Keir Starmer, ma ha precisato che di fronte allo scenario di un inciampo parlamentare finale del governo May, il primo passo da fare sarebbe comunque tornare a Bruxelles per cercare “di negoziare un accordo migliore”.

Il ministro dell’Interno britannico, Sajid Javid, ha invece escluso che ci sarà un secondo referendum su Brexit, perchè altrimenti – ha spiegato- sarebbe come “non rispettare il parere dei cittadini“.Intervenendo a Madrid a un forum dell’Agenzia Efe, Javid ha escluso categoricamente l’ipotesi che negli ultimi giorni sembrava farsi strada tra i banchi dell’opposizione. “Non ci sarà, questo governo non sarà mai favorevole” a quella eventuale seconda consultazione. “È pericoloso non rispettare la loro volontà popolare“. L’uscita dell’Ue non è un processo facile, ma un nuovo “referendum è impossibile“, ha aggiunto.

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