Black friday nella Capitale: la febbre del venerdì sera (Video)
Scoppia in tutta la penisola la febbre del Black Friday e la Capitale si blocca, invasa da turisti e non. Tutti in cerca di un’occasione, ma quali sono i risvolti positivi e negativi del “venerdì nero” dello shopping?
Cultura a Colori è stata a Roma per documentare quello che ormai è un fenomeno culturale: figlio del consumismo o soluzione anti-crisi?
“Tre anni che stamo a fa ‘sto Black Friday ma quest’anno la vedo molto nera”-Sono parole di Silvano, negoziante 56enne della Capitale che coglie, senza volerlo, un gioco di parole sagace. Il Black Friday, il “venerdì nero” delle compere che cade trenta gorni prima di Natale è un fenomeno relativamente nuovo in Italia se pensiamo che nasce in America negli anni Sessanta. Proprio negli anni del boom economico, infatti, i negozianti cominciarono a promuovere una giornata di sconti successiva al 23 Novembre, il Thanksgiving americano. In questa occasione i conti sui registri delle attività commerciali erano segnati con un inchiostro nero. Al contrario quando i bilanci non quadravano si utilizzava il colore rosso. Sarebbe nato così etimologicamente il Black Friday, con il nero come colore di buon auspicio per segnalare vendite andate a buon fine.
Ma che impatto ha avuto sulla vita degli italiani il venerdì delle spese? “Quest anno abbiamo deciso di allargare gli sconti anche a tutti i prodotti, non solo rimanenze e stock. Questo perché internet non ci dà una mano. Ormai la gente compra online e il negoziante sotto casa non ci guadagna”- Commenta così Marta, che lavora in un negozio di abbigliamento al centro di Roma. E spiega che per stare al passo coi tempi ed essere concorrenziali i negozianti, ma anche i ristoratori e gli albergatori, si sono inventati promozioni e sconti in più rispetto agli anni precedenti. D’altronde inizialmente il Black Friday riguardava principalmente il web, quest anno Roma è stata letteralmente invasa dai “cacciatori di occasioni”.
“Il centro è completamente immobilizzato da stamattina. Per fare trenta chilometri in tram ci ho messo un’ora”- è il commento di Gabriele sulla condizione della viabilità di venerdì. Volanti della polizia e dei Carabinieri sono state disposte nei punti di fuoco dello shopping romano per gestire l’enorme l’afflusso di persone.
Un quadro che dipinge un fenomeno di difficile gestione. Che l’Italia tenda a seguire, sebbene a distanza, le tendenze d’ oltreoceano è risaputo, stiamo pagando l’ennesimo scotto della globalizzazione. La prospettiva da augurarsi, però, è quella di un futuro in cui le esigenze dei consumatori verranno interpretate e assecondate tutto l’anno.