Berlusconi indagato per corruzione in atti giudiziari
C’è anche Silvio Berlusconi tra gli indagati nella maxi inchiesta della procura di Roma su una serie di sentenze pilotate al Consiglio di Stato.
Contestato all’ex presidente il reato di corruzione in atti giudiziari nel filone che fa riferimento alla decisione dei giudici di Palazzo Spada, con cui il 3 marzo del 2016 fu annullato l’obbligo da parte dell’ex presidente del Consiglio di cedere quote che deteneva in Banca Mediolanum, come aveva stabilito la Banca di Italia. Il 7 febbraio scorso il procedimento ha vissuto una nuova accelerazione che ha portato ai domiciliari il giudice Nicola Russo, già coinvolto in altre vicende giudiziarie, l’ex presidente del Consiglio di giustizia amministrativa della Sicilia, Raffaele Maria De Lipsis e l’ex giudice della Corte dei Conti Luigi, Pietro Maria Caruso. Accusati di aver “aggiustato” una serie di sentenze
Nella loro funzione di giudici, scrive il gip nell’ordinanza, «hanno posto a disposizione dei privati la loro funzione, contravvenendo ai doveri di imparzialità e terzietà e ricevendo in cambio un’utilità economica e ciò, indipendentemente dall’esito favorevole o sfavorevole delle decisioni assunte».