Bellini, si inaugura il “Sottopalco” con l’arte
C.s.
La “Casa del Teatro” incontra il mondo della fotografia e della musica . Giovedì 27 ottobre, alle ore 19:00, il foyer del Teatro Bellini di Napoli ospiterà l’inaugurazione della mostra “Io Penso Che”, foto-progetto nato nel 2015. Durante l’esposizione sarà presentato “Mandorle”, nuovo lavoro discografico del duo Fede&Marlen. Si preannuncia, così, un pomeriggio tutto dedicato alla musica e alla fotografia.
La mostra, che sarà in esposizione per un intero mese, fino al 27 novembre, riguarderà in special modo coloro che vivono costantemente il teatro, attraverso pensieri e citazioni legate all’arte. Il Teatro Bellini, grazie alla collaborazione con l’associazione “Be Quiet” e con il Collettivo “Io Penso Che”, ospiterà eventi di showcase uniti a mostre fotografiche, dando spazio ad artisti emergenti e creando così un’unica “Casa dell’Arte” nel pieno cuore del centro storico di Napoli. Ogni showcase sarà accompagnato dalla presenza di Enrico Nocera, giornalista e scrittore, che darà di volta in volta voce agli artisti che si alterneranno nel foyer del teatro.
Cos’è un pensiero? A volte siamo talmente presi da questa vita frenetica che ci lasciamo sfuggire l’essenziale, ciò che potrebbe aiutarci a capire meglio una situazione, a seguire il proprio modello di vita o semplicemente a rendere possibile la comunicazione. Spesso non ci soffermiamo troppo a riflettere su ciò che stiamo pensando e talvolta qualcosa ci sfugge; imprimere l’attimo, e l’espressione che ad esso si lega, è cercare di cogliere quelle piccole sfumature che possono rendere una giornata, un momento, quei brevi istanti in cui siamo noi stessi, più leggeri. Dovremmo solo essere capaci di dar voce a noi stessi.
Il foto-progetto “Io Penso Che”, ideato nel gennaio 2015 dall’architetto Emilio Porcaro, nasce con l’intento di dare spazio alla comunicazione e di dare voce alle persone. Oggi si è sempre più portati ad utilizzare i social come “vetrine” per apparire ciò che non siamo e creare barriere dietro le quali è più facile nascondersi; questo porta inevitabilmente all’assenza di una vera e propria comunicazione che può esserci solo laddove si condividono delle emozioni autentiche. Il pensiero è ovunque e di tutti e per questo si è deciso di estendere il progetto oltre i confini napoletani reclutando nel team fotografi delle più grandi città italiane.