Attentato a Londra: Isis rivendica l’attacco, i morti sono quattro

Dietro l’attentato di Londra riemerge una macabra consapevolezza: la guerra è tutt’altro che finita. La pace è ancora lungi dall’essere raggiunta e l’attacco a Londra, sul ponte che consente di attraversare il Tamigi, ne è la prova diretta.
Nei pressi di Westminster Un auto investe diverse persone, alcuni feriti cadono nel fiume. In un secondo momento il guerrigliero dell’Is esce dall’autovettura armato di coltello e ferisce diverse persone uccidendo un poliziotto disarmato che faceva parte del reparto di protezione del Parlamento.

L’attacco è stato rivendicato dallo Stato islamico. Il bilancio parla di quattro morti: il poliziotto, Keith Palmer, un’insegnante di origini spagnole, Aysha Frade, ed una terza vittima ancora non identificata, più l’assaltatore stesso. Da non sottovalutare il fatto che l’attentatore fosse originario di Birmingham, sotto controllo da parte dei servizi segreti che, stavolta, nulla hanno potuto. Tra gli innumerevoli feriti, tra cui ci sarebbero diversi in condizioni “gravi”, anche due italiane.