Assolto l’Ad di Autostrade per la caduta del bus sull’A16
La tragedia del bus precipitato dal viadotto Acqualonga sulla A16 Napoli-Canosa raggiunge una svolta con otto condanne e sette assoluzione per i 15 imputati.
Questa la sentenza letta dal giudice monocratico del tribunale di Avellino, Luigi Buono, tra le urla dei familiari delle vittime.
Tra gli assolti l’ad di Autostrade per l’Italia Giovanni Castellucci e l’ex condirettore generale della società Riccardo Mollo. er lui l’accusa aveva chiesto una condanna a 10 anni di reclusione. La condanna più severa, 12 anni così come richiesto dall’accusa, è quella per Gennaro Lametta, proprietario del bus: per lui 12 anni di reclusione.
Per l’incidente che provocò 40 vittime erano 15 gli imputati accusati a vario titolo di omicidio colposo plurimo, disastro colposo, lesioni e falso in atto d’ufficio.
“Schifo”, “Vergogna”, “Venduti”, “Questa non è giustizia” hanno gridato i familiari delle vittime in aula dopo la sentenza sulla strage del bus che assolve i vertici di Autostrade per l’Italia. Dal pubblico che assiepava il tribunale di Avellino anche invettive contro il giudice monocratico Luigi Buono, autore della sentenza: “Esci, ti aspettiamo”.
Il clima è rimasto teso a lungo, poi la situazione è tornata tranquilla. “Questa è l’Italia – ha detto Giuseppe Bruno, presidente del comitato che riunisce le famiglie delle vittime – dove i poteri forti mettono a tacere la verità e la giustizia”. La sentenza è arrivata dopo 2 anni e 4 mesi dalla prima udienza del 28 settembre 2016, dopo il rinvio a giudizio per i 15 imputati avvenuto il 9 maggio dello stesso anno.