Appalti senza gara, si alza la soglia fino a 200mila euro
Si alza la soglia di affidamento diretto degli appalti per i Comuni da 40mila a 200mila euro. I sindaci potranno così affidare i lavori anche senza bando e concorrenza.
La nuova manovra si apprende nella notte tra domenica e lunedì, con alcune righe aggiunte alla legge di Bilancio. Sembra che in questo modo quasi 7 miliardi di euro l’anno verranno stanziati a discrezione dei sindaci: senza alcuna gara. Non solo, ma è da considerare che la certificazione Antimafia è richiesta solo per appalti superiori ai 150mila euro. Ora quindi sarà potenzialmente più facile per la criminalità organizzata infiltrarsi.
Il presidente dell’Anticorruzione Raffaele Cantone dichiara: “Bisogna ricordare che questo meccanismo è oggettivamente pericolosissimo. Non solo sotto il profilo dei rischi correttivi ma anche per le potenziali infiltrazioni mafiose. Inoltre si crea un danno alla concorrenza, perché la maggioranza dei lavori verrebbero assegnati in base alla discrezionalità totale”. Il sottosegretario all’Economia, Massimo Garavaglia: “Ci vuole un anno e mezzo o due per sistemare il tetto di una scuola in cui piove. Ce l’ha ordinato il dottore di avere una soglia di 40mila euro quando in Europa per tanti piccoli lavori si va a 200mila? Con una soglia di 200mila euro puoi riparare il tetto senza attivare tutta la procedura”.
Sul tema è intervenuto anche il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede: “È un rischio che stiamo valutando con grande attenzione in queste ore. Stiamo valutando la decisione da prendere: il tetto potrebbe cambiare – spiega durante la trasmissione Agorà, in onda su Rai 3 –. Tanti enti locali e Comuni tante volte hanno difficoltà a spendere soldi per le procedure. Stiamo valutando, per trovare un punto di equilibrio per fare in modo che vengano rispettate le regole ma che se un sindaco vuole fare qualcosa la possa fare in tempi celeri”.