Alla scoperta dei vini italiani: l’Aglianico del Vulture di Armando Martino
Esistono luoghi “oggettivamente” belli, che tutti prima o poi desiderano visitare, ma che si dimenticano perché non lasciano tracce nel cuore e nella testa… E ci sono luoghi “soggettivamente” belli, che possono dunque piacere ad alcune persone e ad altre no, ma che lasciano nel cuore di chi li apprezza un senso di nostalgia nel momento in cui riparte ed un bagaglio di esperienze che non andrà mai smarrito. Rionero in Vulture è uno di questi posti…
Il territorio del Vulture si estende a nord della provincia di Potenza: è una terra ricca di boschi, vigneti, oliveti e borghi di straordinaria bellezza su cui domina maestoso il Monte Vulture, un vulcano spento i cui crateri, alimentati da sorgenti sublacuali, costituiscono due splendidi laghi circondati da una folta vegetazione (i famosi laghi di Monticchio).
La ridente cittadina di Rionero in Vulture è caratterizzata dalla presenza di cantine scavate nel tufo, luoghi dal sapore antico, che raccontano di una terra ricca di frutti e di un popolo da sempre dedito a curarla amorevolmente. Tra queste la Casa Vinicola Armando Martino, che porta il nome del suo innovatore: Armando. L’azienda nasce negli anni ‘40 come naturale evoluzione dell’attività precedentemente avviata dal nonno di Armando verso la fine dell’800 e continuata da suo padre Donato. I vini brandizzati “Martino” sono richiesti in tutto il mondo (prevalentemente in Giappone, Svizzera, Germania e Stati Uniti ) e ogni anno sono insigniti di importanti riconoscimenti, tra questi l’Oscar d’oro nazionale e d’argento regionale nell’ambito del 56° Concorso Nazionale di Pramaggiore (Venezia). Artefici di questa storia di successo tutta lucana sono il titolare, Armando, e sua figlia Carolin.
L’azienda lavora uve provenienti esclusivamente dalle fresche e soleggiate colline dell’area del Vulture e del Materano, di cui circa un terzo coltivate in vigneti di proprietà e la restante parte acquistate da fidatissimi viticoltori legati da decennali rapporti di fornitura. L’Aglianico del Vulture qui rappresenta il nucleo centrale di qualcosa di più ampio: declinato nelle versioni dell’Oraziano, del Pretoriano, del Bel Poggio e del Martino, è il prodotto di punta, vinificato ed anche spumantizzato in rosso, bianco e rosato (il Rosè Donna Lidia è un vino limpido, dal colore cerasuolo, dal profumo ampio, intenso e dal sapore fresco e persistente al palato). Poi c’è il piacevolissimo Carolin, vino rosso quotidiano ottenuto da uve Aglianico che Armando ha dedicato alla talentuosa figlia sua compagna di avventure enologiche. Per quanto riguarda i vitigni a bacca bianca, si vinificano Greco bianco, Chardonnay e Pinot Bianco, mentre le uve Malvasia e Moscato sono utilizzate per spumanti aromatici dolci e semi-dec.