Al via il Cartellone Danza Stagione 2018-2019 Teatro Bellini
Teatro Bellini- 16 ottobre, Hasta Donde…? Uno spettacolo della Compagnia Sharon Fridman coreografie Sharon Friedman con Richard Mascherin, Juan Carlos Toledo musiche Luís Miguel Cobo. Costumi MIZO di Inbal Ben Zaken. Produzione Lola Ortiz de Lanzagorta. Con il contributo di INAEM, Centro Danza Canal, Comunidad de Madrid, Centro Coreográfico La Gomera, Centro de Humanidades Cardenal Gonzaga.
Approda sul palco del Piccolo Bellini la danza fisica e poetica del coreografo israeliano Sharon Fridman che presenta Hasta dónde…? un passo a due di danza contemporanea basato sulla tecnica contact. Il pluripremiato duetto porta in scena un confronto fisico tra due corpi, «Hasta dónde? Quanto lontano puoi andare? Quanto lontano puoi tirare o lasciarti tirare? Questo – spiega il coreografo – è il concetto di questo lavoro. Siamo andati ai limiti fisici della manipolazione tra due corpi e abbiamo iniziato a rompere dei muri. […] C’è molta libertà di improvvisare: ogni movimento è l’opportunità che mi viene data dall’altro corpo. Ho sempre lavorato in questo modo, connettendomi con un’altra anima, un’altra persona e un altro corpo».
17 – 18 ottobre – La formula della distanza – coreografia Lu Zheng -collaborazione artistica NaiLong Song, ChuRui Jiang – con Arianna Limina, Antonio Buonaiuto, Margherita Petrosino, Silvia Legato, Chiara Zanaga, Alessandra Berti, Chiara Vecchiato, Francesco Palmitesta, Marco Belsito, Marta Pendenza, Perla Gallo, Stefano Neri – uno spettacolo di LLU Dance Company – produzione Studio Arte e Cultura Orientale.
La rassegna di danza P41C si apre con uno spettacolo di un giovane e talentuosissimo coregrafo cinese: Lu Zheng, che per questo lavoro ha preso le mosse da un antichissimo detto cinese: «Quando il cielo, la terra e il popolo sono collegati è il momento giusto per sfidare la fortuna». Il motto ha un sapore squisitamente orientale, ma lo spettacolo da cui è ispirato riesce a far dialogare sul palco oriente e occidente, con le loro tecniche lontanissime per cultura e linguaggio. Lu Zheng, ci mostra come due mondi possono dilaogare attraverso una danza antica e moderna al tempo stesso, che riesce con naturalezza e armonia – proprio come il momentum che tiene saldi insieme cielo, terra e popolo evocati nel proverbio – a scivolare dalla danza cinese fino alle forme e agli stili di movimento più tipicamente occidentali. I linguaggi coreografici si fondono, dunque, in una sola autentica e vitale espressione. La scenografia imponente rimanda alla magia e alla pacatezza dell’Oriente, mentre: controllare la rottura improvvisa riconduce ai ritmi serrati e distratti dell’Occidente nel tentativo, riuscitissimo, di armonizzare i due mondi e di portare in scena l’equilibrio perfetto.
20 – 21 ottobre – Piccolo Bellini – Corpo Barocco – idea e coreografia Nunzio Impellizzeri – musiche originali Selma Mutal – disegno Luci Marco Policastro – danzatori Antonio Moio, Alessio Sanna, Claudio Costantino, Dominik Mall, Neil Höhener – scene Nunzio Impellizzeri – costumi Ben Voorhaar – direttore delle prove e assistente alla coreografia Irene Andreetto – direzione Management Manfred Dachs – coproduzione Tanzhaus Zürich, Artgarage. Cosa è anomalia e cosa è perfezione? Bello può divenire sinonimo di imperfetto incompiuto? La statua ellenistica del Satiro Danzante con gli occhi di alabastro bianco, privo delle braccia e di una gamba, danza e continua a danzare nonostante tutta la sua imperfezione. La statua ha ispirato il coreografo Nunzio Impellizzeri ad interrogarsi su come tale difetto possa generare tanta bellezza. Uno splendore che non riconduce alla perfezione antica ma alle fuorvianti composizioni illusionistiche barocche che, ancora una volta, si ripetono nella vita di tutti i giorni. In un presente che rischia di stravolgere sempre più il senso della bellezza, con Corpo Barocco il coreografo pone la fisicità e le sue espressioni al centro di ogni cosa. Lo spettacolo, attraverso i corpi dei danzatori, è un viaggio in cui il difetto, l’anomalia e l’eccezione nel loro insieme diventano sinonimo di bellezza e poesia. Lo spettacolo viene presentato per la prima volta in Italia in un riallestimento pensato per il Piccolo Bellini.
Comunicato Stampa