Al via al Festival di Cannes 2018
Il delegato generale Thierry Frémaux ha preferito la qualità al glamour e soprattutto niente selfie, questione di eleganza.
Un celebre bacio – quello tra Jean-Paul Belmondo e Anna Karina tratto da “Il bandito delle undici” (“Pierrot le fou”) di Jean-Luc Godard – è stato scelto come immagine ufficiale del Festival di Cannes, al via da oggi fino al 19 maggio prossimo, giorno di consegna dell’ambita Palma d’Oro.
Tra glamour e polemiche, novità e tradizioni, si apre stasera la settantunesima edizione del Festival di Cannes. Quest’anno il delegato generale Thierry Frémaux ha preferito la qualità al glamour del red carpet, i buoni film ai nomi di grandi star ma – soprattutto – niente prodotti cinematografici prodotti da Netflix e niente selfie sulla Montée des Marches. Il patron Thierry Frémaux si dichiara inflessibile: «Si viene a Cannes per guardare e non per essere guardati e poi le star per i selfie rischiano di inciampare nei gradini e oltretutto non si rende loro un gran servizio: in quelle foto vengono sempre male».
Vedremo come se la caverà la presidente della Giuria del concorso principale, l’attrice premio Oscar Cate Blanchett, nel gestire una kermesse all’insegna delle polemiche già prima di cominciare. Con lei in giuria ci saranno Kristen Stewart, Léa Seydoux, Denis Villeneuve, Andreï Zviaguintsev, Robert Guédiguian, Chang Chen, Ava DuVernay e Khadja Nin. A presiedere la giuria della sezione Un Certain Regard sarà invece Benicio del Toro mentre per la Caméra D’or il ruolo di presidente sarà ricoperto da Ursula Meier.
I film non dovrebbero deludere a cominciare proprio da quello di apertura, l’atteso Todos lo saben (Everybody Knows) di Asghar Farhadi con Javier Bardem e Penelope Cruz, il ritorno di un film di lingua diversa dal francese e dall’inglese alla serata inaugurale dopo i fasti de La mala educación di Pedro Amodovar nel 2004. In concorso ci saranno, tra gli altri, BlacKkKlansman di Spike Lee dedicato ad una comunità afro-americana, Plaire aimer et courir vite (Sorry Angel) di Christophe Honoré, Les filles du soleil di Eva Husson, Yomeddine dell’egiziano A.B Shawky, ma soprattutto Three Faces del regista iraniano Jafar Panahi che si spera possa uscire dal suo Paese che più volte lo ha boicottato e venirlo a presentare alla Croisette.
Tra gli italiani, ci sarà Matteo Garrone con Dogman e Alice Rohrwacher con Lazzaro Felice, ma nella sezione Un certain regard c’è anche Euphoria, la storia di due fratelli raccontata da Valeria Golino con Riccardo Scamarcio e Valerio Mastandrea. Fuori dalla competizione ufficiale ci saranno “Solo: a Star Wars story” di Ron Howard e il documentario dedicato a Papa Francesco di Wim Wenders.
Dopo le aspre discussioni del 2017, non vedremo le opere di Netflix, della piattaforma cioè che produce pellicole destinate ai supporti telematici e non alle sale cinematografiche. C’è da dire pero che recentemente Reed Hastings, CEO di Netflix, ha ammesso di aver sbagliato nella gestione della querelle con il Festival di Cannes. Per il futuro, quindi, il rapporto tra Cannes e Netflix potrebbe essere recuperato.
Non ci sarà, almeno fino a prova contraria, Loro 1 e Loro 2 il film su Berlusconi di Paolo Sorrentino. Thierry Frémaux giustifica l’esclusione del nostro premio Oscar con la peculiarità che film è diviso in due parti, ma si sa che Novecento di Bernardo Bertolucci andò a Cannes come film unico e poi fu proiettato in due parti nelle sale.
I film in concorso per la Palma d’oro
At War, Stéphane Brizé
Dogman, Matteo Garrone
The Picture Book, Jean-Luc Godard
Asako I & II, Ryusuke Hamaguchi
Sorry Angel, Christophe Honoré
Girls of the Sun, Eva Husson
Ash Is Purest White, Jia Zhang-Ke
Shoplifters, Kore-Eda Hirokazu
Capernaum, Nadine Labaki
Burning, Lee Chang-Dong
BlacKkKlasman, Spike Lee
Under the Silver Lake, David Robert Mitchell
Three Faces, Jafar Panahi
Cold War, Pawel Pawlikowski
Lazzaro Felice, Alice Rohrwacher
Yomeddine, A.B Shawky
Summer, Kirill Serebrennikov
I film della sezione Un certain regard
Border, Ali Abbasi
Sofia, Meyem Benm’Barek
Little Tickles, Andréa Bescond & Eric Métayer
Long Day’s Journey Into Night, Bi Gan
Manto, Nandita Das
Sextape, Antoine Desorieres
Girl, Lukas Dhont
Angel Face, Vanessa Filho
Euphoria, Valeria Golino (con Riccardo Scamarcio e Valerio Mastandrea)
Friend, Wanuri Kahiu
My Favorite Fabric, Gaya Jiji
The Harvesters, Etienne Kallos
In My Room, Ulrich Köhler
The Angel, Luis Ortega
The Gentle Indifference of the World, Adilkhan Yerzhanov