Al cammino di Superga contro dolcetto o scherzetto
L’alternativa al classico dolcetto o scherzetto di Halloween viene dal parroco don Luca Ramello, direttore della Pastorale Giovanile della Diocesi.Il parroco invita tutti a partecipare al cammino di Superga
Sarà questa la provocazione per la notte di Halloween. «Provocazione – spiegano dalla Diocesi – che avvierà la Veglia di preghiera di martedì 31 ottobre: dal punto più alto sulla città di Torino, al di sopra della rete di case e di strade dove brulica la vita quotidiana, sentire risuonare la domanda con cui si apre il cammino del discepolo amato nel Vangelo di Giovanni: «Maestro, dove abiti?». Il riferimento immediato è alla Lettera Pastorale dell’arcivescovo, e riprende una delle vie del convegno di Firenze, quella dell’«abitare». La domanda posta a Gesù è anche un interrogativo rivolto a ciascuno di noi, su dove noi stessi abitiamo: per rispondere si invocherà la testimonianza dei Santi e dei testimoni indicati come modelli per i giovani, in cammino verso il Sinodo, approfondendo il loro «abitare» con il Signore Gesù.
La notte inizierà sul sagrato juvarriano con l’ascolto delle storie e i canti dei cento ragazzi del Grande Coro Hope, proseguirà con mezz’ ora di silenzio nel chiostro, poi la preghiera in Basilica, infine la salita alla straordinaria cupola che domina la città. «Ciò che proponiamo non è contro nessuno – sottolinea don Luca -, ma a Superga niente denti da vampiro o cappelli da strega. Andare lassù domani sera significa non voler mettersi la maschera. La memoria dei santi, dell’impegno che hanno dimostrato nella loro vita, è il motivo di festa, una memoria che nelle coscienze è decisamente appannata. Ricorderemo che in ogni situazione storica si devono tenere gli occhi bene aperti». L’ormai acquisito «dolcetto o scherzetto» a Superga non ci sarà. «Basta pensare all’ ambiente, al dramma degli incendi, per capire che non c’è molto da scherzare, che c’è da accorgersi come stiamo vivendo».