Acoustic Kitty: progetto CIA, gatti 007
Nei primi anni ’60 la CIA addestrò dei gatti perché spiassero i diplomatici sovietici. Il progetto aveva anche un nome in codice alquanto evocativo: Acoustic Kitty.
Per i test, la CIA reclutò un veterinario che impiantò un piccolo trasmettitore radio sul retro del collo del gatto, un microfono nel condotto uditivo e un filo quasi invisibile sulla pelliccia che collegava i due dispositivi. Nella seconda fase il gatto-spia subì un addestramento specifico sui suoni da ascoltare.
La prima missione di Acoustic Kitty consisteva nell’ascoltare due uomini in un parco nei pressi dell’Ambasciata Sovietica a Washington. Ma la sorte non fu benevola: quando il gatto fu liberato, vicino al parco, venne investito da un taxi e morì all’istante, mandando a monte l’operazione. Si dice che questo contribuì alla fine delle sperimentazioni (il progetto fu poi definitivamente interrotto nel 1967), ma forse pesarono di più i folli costi: secondo Marchetti, la CIA aveva speso la bellezza di 20 milioni di dollari per creare i gatti 007.