Accadde oggi, inizia in Giappone la commercializzazione del fortunatissimo videogioco Pac-Man nel 1980
Il gioco fu commercializzato in Giappone a partire dal 10 maggio con il nome di “Puckman”, termine che deriva dalla parola giapponese ぱくぱく, ovvero “chiudere e aprire la bocca”.
Il nome fu poi cambiato in Pac-Man per la sua commercializzazione negli Stati Uniti, iniziata nell’agosto dello stesso anno, a causa di una spiacevole assonanza con una parolaccia inglese: si temeva che “Puckman” potesse essere storpiato in un osceno “Fuckman”.
Nel novembre dello stesso anno Pac-Man viene presentato all’Amusement and Music Operators Association (AMOA) di Chicago dove venne definito «troppo carino per avere successo». Le previsoni dell’AMOA furono presto smentite, perché invece il successo del “mangia-palline” fu strepitoso: la Namco piazzò, in soli sette anni (dal 1980 al 1987), più di 300 000 macchine e vendette milioni di gadget e pupazzi vari. Il videogioco ideato da Toru Iwatani e prodotto dalla Namco nel 1980 nel formato arcade da sala, in occidente fu pubblicato in licenza dalla Midway Games.
Il gioco consiste nel guidare una creatura sferica di colore giallo, chiamata Pac-Man, facendole mangiare tutti i numerosi puntini disseminati ordinatamente all’interno del labirinto e, nel far questo, deve evitare di farsi toccare da quattro “fantasmi”, pena la perdita immediata di una delle vite a disposizione. Per facilitare il compito al giocatore sono presenti, presso gli angoli dello schermo di gioco, quattro “pillole” speciali (“power pills“) che rovesciano la situazione rendendo vulnerabili i fantasmi, che diventano blu e, per 10 secondi esatti, invertono la loro marcia; per guadagnare punti, è possibile in questa fase andare a caccia degli stessi fantasmi, per mangiarli.
Una volta fagocitati, però, questi tornano alla base (il rettangolo al centro dello schermo) sotto forma di un paio di occhi, per rigenerarsi e attaccare di nuovo Pac-Man. Completato un labirinto attraverso la fagocitazione di tutti i puntini, Pac-Man passa a quello successivo, identico nella struttura; le varie fasi sono intervallate da scenette umoristiche che vedono protagonisti Pac-Man e il fantasma Akabei (noto anche come Blinky).