Accadde oggi: Fatima e i tre pastorelli
Era il 13 maggio 1917 quando tre pastorelli riferirono di aver visto la Beata Vergine Maria su un leccio a Cova da Iria vicino a Fatima in Portogallo. Purtroppo i destini di Francisco, Jacinta e Lucia si separarono poco dopo aver visto la “Bella Signora”.
I tre pastorelli erano nati a Aljustrel, una frazione di Fatima. Lucia dos Santos nata il 22 marzo 1907, morendo poi a Coimbra il 13 febbraio 2005 all’età di 98 anni è l’unica che ha potuto portare questa testimonianza nel tempo. La stessa sorte non toccò ai cugini Francisco Marto che morì a Fatima il 4 aprile 1919 e a Jacinta Marto deceduta a Lisbona il 20 gennaio 1920.
Destini diversi
I due fratelli Marto morirono durante la violenta epidemia di spagnola che nel 1918 colpì il Portogallo. Francisco, di indole riservata e fin da fanciullo incline alla contemplazione e alla preghiera per “consolare Gesù”, come era solito dire, morì a 10 anni, dopo aver ricevuto la sua prima e ultima Comunione. Jacinta lo seguì nove mesi dopo, all’età di 9 anni. Il 23 marzo 2017 papa Francesco ha approvato un ulteriore miracolo ottenuto per loro intercessione, aprendo la via alla loro canonizzazione in programma il 13 maggio, a cento anni esatti dalla prima apparizione mariana.
I segreti di Fatima
La Madonna durante le sue apparizioni diede consigli e raccomandazioni che in seguito suor Lucia riassumerà nei famosi tre segreti di Fatima, l’ultimo dei quali (il Terzo) fu rivelato solo il 13 maggio del 2000, dopo oltre 80 anni dalle apparizioni. Una prudenza adottata dalle autorità ecclesiastiche forse perché il contenuto riguardava il ferimento mortale di un uomo vestito di bianco colpito da frecce velenose sulle rovine di una chiesa, immagini drammatiche che non pochi nel 2000 misero in relazione all’attentato subito da Papa Wojtyla nel 1981 a piazza San Pietro.
Primo segreto
“Un grande mare di fuoco, che sembrava stare sotto terra. Immersi in quel fuoco, i demoni e le anime, come se fossero braci trasparenti e nere o bronzee, con forma umana che fluttuavano nell’incendio[…]. I demoni si riconoscevano dalle forme orribili e ributtanti di animali spaventosi e sconosciuti, ma trasparenti e neri. Questa visione durò un momento. E grazie alla nostra buona Madre del Cielo, che prima ci aveva prevenuti con la promessa di portarci in Cielo (nella prima apparizione), altrimenti credo che saremmo morti di spavento e di terrore“.
Secondo segreto
“Avete visto l’inferno dove cadono le anime dei poveri peccatori. Per salvarle, Dio vuole stabilire nel mondo la devozione al Mio Cuore Immacolato. Se faranno quel che vi dirò, molte anime si salveranno e avranno pace. La guerra sta per finire; ma se non smetteranno di offendere Dio, durante il Pontificato di Pio XI ne comincerà un’altra ancora peggiore. Quando vedrete una notte illuminata da una luce sconosciuta, sappiate che è il grande segno che Dio vi dà che sta per castigare il mondo per i suoi crimini, per mezzo della guerra, della fame e delle persecuzioni alla Chiesa e al Santo Padre. Per impedirla, verrò a chiedere la consacrazione della Russia al Mio Cuore Immacolato e la Comunione riparatrice nei primi sabati. Se accetteranno le Mie richieste, la Russia si convertirà e avranno pace; se no, spargerà i suoi errori per il mondo, promuovendo guerre e persecuzioni alla Chiesa. I buoni saranno martirizzati, il Santo Padre avrà molto da soffrire, varie nazioni saranno distrutte. Finalmente, il Mio Cuore Immacolato trionferà. Il Santo Padre Mi consacrerà la Russia, che si convertirà, e sarà concesso al mondo un periodo di pace”
Terzo segreto
“Dopo le due parti che già ho esposto, abbiamo visto al lato sinistro di Nostra Signora un poco più in alto un Angelo con una spada di fuoco nella mano sinistra; scintillando emetteva grandi fiamme che sembrava dovessero incendiare il mondo intero; ma si spegnevano al contatto dello splendore che Nostra Signora emanava dalla sua mano destra verso di lui: l’Angelo, indicando la terra con la mano destra, con voce forte disse: Penitenza, Penitenza, Penitenza! E vedemmo (“qualcosa di simile a come si vedono le persone in uno specchio quando vi passano davanti”), in una luce immensa che è Dio, un vescovo vestito di bianco (“abbiamo avuto il presentimento che fosse il Santo Padre”), altri vescovi, sacerdoti, religiosi e religiose salire una montagna ripida, in cima alla quale c’era una grande Croce di tronchi grezzi, come se fosse di sughero con la corteccia; il Santo Padre, prima di arrivarvi, attraversò una grande città mezza in rovina e mezzo tremulo, con passo vacillante, afflitto di dolore e di pena, pregava per le anime dei cadaveri che incontrava nel suo cammino; giunto alla cima del monte, prostrato in ginocchio ai piedi della grande Croce, venne ucciso da un gruppo di soldati che gli spararono vari colpi di arma da fuoco e frecce, e allo stesso modo morirono gli uni dopo gli altri i vescovi, sacerdoti, religiosi, religiose e varie persone secolari, uomini e donne di varie classi e posizioni. Sotto i due bracci della Croce c’erano due Angeli, ognuno con un innaffiatoio di cristallo nella mano, nei quali raccoglievano il sangue dei Martiri e con esso irrigavano le anime che si avvicinavano a Dio“.