Il teatro Diana di Napoli presenta la stagione 2017-18
I numeri della stagione 2016-17 del teatro Diana sono impressionanti, si parla di circa 178.000 spettatori con un record di 9140 abbonati. Un successo che conferma la qualità e capacità di gestione della famiglia Mirra che quest’anno festeggia gli ottantacinque anni di gestione ininterrotta della sala vomerese.
Il cartellone, presentato dalla famiglia Mirra al completo, conferma grandi nomi della prosa nazionale, con incursioni musicali e apertura ai giovani talenti.
Si parte il 12 ottobre con Gino Rivieccio in “Cavallo di ritorno” scritto e diretto dallo stesso Rivieccio con Riccardo Cassini e Gustavo Verde; quaranta anni di carriera per l’artista napoletano che racconta quello che può succedere ad un artista che perde il suo cellulare che capita nelle mani di un fan che lo ricatta. Massimo Ranieri dal 31 ottobre propone “Malia” un concerto spettacolo che vede al fianco del popolare artista cinque stelle del jazz: Enrico Rava, Stefano di Battista, Rita Marcotulli, Riccardo Fioravanti e Sefano Bagnoli.
Per la prima volta al teatro Diana il 6 dicembre debutta Laura Morante in “La locandiera B&B” uno studio sull’opera di Goldoni diretto da Roberto Andò. Biagio Izzo con Mario Porfito saranno i protagonisti di “Dì che ti manda Picone” un adattamento di Lucio Aiello che prende spunto da uno spin off di “Mi manda Picone” scritto da Elvio Porta per il teatro. “Ho scelto di portare in scena questa opera – dice Izzo – perché Porta è morto poco tempo fa e nessuno si è ricordato di lui, ritengo la cosa ingiusta e ho sentito il dovere di fare qualcosa per lui”.
La parola canta attraverso l’opera di autori classici e contemporanei nello splendido “La parola cantata” proposta dai fratelli Toni e Peppe Servillo con i Solis String Quartet in scena dal 9 gennaio.
I racconti di incontri con personaggi del mondo artistico, con maestri di caratura internazionale, hanno portato Lina Sastri allo spettacolo “Biografia in musica, appunti di viaggio”, un vero percorso tra musica, teatro e danza con brani mai proposti dall’artista e riconferme di valore.
Dal 7 febbraio Nando Paone con Peppe Barra propongono il “Don Chisciotte” di Maurizio De Giovanni, un’opera ispirata al capolavoro di Cervantes dal quale se ne discosta per ambientazione; qui siamo a Napoli nel primo dopoguerra.
Dal 14 marzo Massimo Ghini, in prima assoluta, propone la sua rivisitazione di “Operazione san Gennaro” di Dino Risi, un classico super amato.
Francesco Cicchella, giovane ed affermato artista campano, che tanto successo ha avuto in tv, sale sulle tavole del palco con il suo “Millevoci Tonight show”, a dirigerlo il maestro Gigi Proietti.
Tre grandi del teatro Umberto Orsini, Massimo Popolizio e Giuliana Lojodice, dopo il successo de “Il prezzo”, propongono “Copenaghen” di Machael Frayn. Chiude la stagione “Non mi hai mai detto ti amo” commedia che vede protagonisti Lorella Cuccarini e Giampiero Ingrassia diretti da Gabriele Pignotta.
Gli appuntamenti fuori abbonamento prevedono: Vincenzo Salemme che ripropone “Una festa esagerata” forte delle cinque settimane di tutto esaurito registrate nella passata stagione, Eugenio Bennato il 4 dicembre in concerto, e Carlo Buccirosso dal 22 febbraio con il suo “Il pomo della discordia”.
Molto ancora in programma per il Diana: gli incontri musicali che quest’anno saranno aperti anche all’Opera con il progetto “Opera Talk Show” sotto la direzione di Riccardo Canessa, gli incontri con gli scrittori nel foyer il sabato mattina, e le varie palestre -scuole per i giovani: la novità è quella dedicata alla scrittura diretta da Maurizio De Giovanni. Confermate quelle di teatro, canto e musica.
Come da ormai undici anni anche per questa stagione molta attenzione è per gli spettacoli per i ragazzi grazie alle due nuove proposte firmate da Peppe Celentano con Gabriella Cerino: “Generazione.zero” un testo di Peppe Celentano e Gianpiero Mirra che affronta il tema del bullismo e “La sirenetta”.
I Mirra si confermano ottimi gestori del teatro che diventa un punto culturale di prima qualità da cui parte la vita culturale del quartiere, di Napoli e d’Italia. Le felici intuizioni relative alle scuole, quest’anno è attivo anche un programma di formazione, di alternanza scuola lavoro, ed alcune aperture ai giovani, inseriti in cartellone, confermano la capacità di gestione con un occhio alla tradizione ma con la volontà di innovare ed esser al passo con i gusti e le volontà della gente. Il numero altissimo di abbonati conferma l’affezione alla sla vomerese e alle sue scelte artistiche.
Un percorso comune ha affiancato per un lungo tratto artistico le famiglie Balsamo e Mirra e l’omaggio di Lucio Mirra, in apertura di conferenza stampa, alla scomparsa Melina Balsamo conferma che il teatro è un segmento fondante della vita che unisce per sempre.