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Fedez inguaia la Rai e Salvini: censura ed omotransfobia indignano tutti

Fedez lancia un video sul web che diventa virale. L’Italia si indigna e sono tutti d’accordo, anche chi come Salvini è tirato in ballo dal cantante.

Fedez inguaia la Rai e Salvini: censura ed omotransfobia indignano tutti

Certo, un 1° maggio così, in tempo di pandemia, forse ce lo saremmo sognati, o meglio lo avremmo voluto da tempo. Chi lo desiderava aveva già note le tematiche: si parla di censura, di Ddl Zan ed omotransfobia. Da sempre gli artisti utilizzano i palchi, anche quelli più importanti, per lanciare messaggi e non è certo la prima volta. E’, d’altro canto, la prima volta che un cantante denuncia in maniera così forte un tentativo di censura. Fedez voleva sulla graticola tutti coloro che, tra i leghisti guidati da Matteo Salvini, nel corso degli anni avevano pronunciato frasi ingiuriose (irripetibili, irresponsabili, vergognose e schifose, diciamolo) contro gli omosessuali. Ebbene la Rai voleva far si che i nomi venissero censurati, per non essere attaccati poi loro stessi in prima persona con le prevedibili rappresaglie di quel mondo di destra.

Matteo Salvini, come ci si aspettava, la butta in caciara: dice che la Rai è governata dalla sinistra e va rifondata. A ben vedere, però, Marcello Foa, attuale presidente della Rai, è stato nominato a settembre 2018 scelto dal governo giallo-verde di cui Salvini faceva orgogliosamente parte (ed era vicepremier). Fa comodo, però, pensare che dietro ogni male ci sia la sinistra (che invece avrebbe avuto tutto l’interesse semmai a far parlare Fedez per mettere in pubblica piazza le dichiarazioni dei rivali leghisti). La logica, però, innanzi a questi concetti si annulla.

La Rai deve smarcarsi dal controllo politico, di destra o di sinistra. Il tema della censura è il vero scandalo, per cui ogni giornalista dovrebbe indignarsi. L’Italia, da questo punto di vista, scivola sempre più in basso nella classifica. Perché il giornalismo è stato ridotto alla fame, ed è divenuto, semplicemente, uno strumento di cui la politica si avvale.

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Daniele Naddei

Giornalista iscritto all'Ordine dei Giornalisti della Campania da maggio 2014.

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