Bielorussia, Maria Kolesnikova arrestata al confine con l’Ucraina
Lʼoppositrice, che ha sfidato alle urne il presidente Lukashenko, sparita lunedì mattina, secondo l’agenzia di stampa bielorussa è stata fermata alla frontiera con l’Ucraina.
L’oppositrice, che ha sfidato alle urne il presidente Lukashenko, è sparita ieri: i collaboratori avevano parlato di rapimento, e una testimone aveva raccontato di aver visto, vicino al Museo d’Arte Nazionale, due uomini incappucciati caricare con forza su un minibus la Kolesnikova. La polizia di Minsk aveva però smentito di averla arrestata.
E’ di questa mattina infatti, la notizia che i membri del Consiglio di coordinamento dell’opposizione bielorussa Maria Kolesnikova, Ivan Kravtsov e Anton Rodnenkov sono passati attraverso la dogana al confine con l’Ucraina. Lo ha dichiarato alla Tass il portavoce del Comitato di confine di Stato bielorusso Anton Bychkovsky. La Kolesnikova è stata però arrestata: secondo il canale Belarus-1, “avrebbe cercato di fuggire illegalmente dalla Bielorussia ed è stata trattenuta alla frontiera”.
Mentre il destino dell’oppositrice e dei suoi compagni è ancora incerto, l’Ue ha chiesto alle autorità di Minsk “la liberazione immediata di tutte le persone detenute per motivi politici, arrestate sia prima sia dopo le elezioni presidenziali falsificate del 9 agosto”. E l’Alto rappresentate Ue per la politica estera, Josep Borrell, ha chiarito che Bruxelles imporrà sanzioni “ai responsabili” della repressione nel Paese.