David di Donatello 2020, trionfa “Il Traditore” di Bellocchio
Un’edizione unica, con candidati e premiati da casa propria e tanta emozione.
L’edizione 2020 dei David di Donatello è stata senza dubbio atipica: un solitario Carlo Conti a condurre, le statuette in bella mostra nello studio di via Teulada a Roma e i protagonisti in collegamento da casa.
Il trionfatore assoluto è stato Marco Bellocchio: migliore film e migliore regista, Il Traditore. Ma non è tutto, con il premio come miglior attore protagonista, andato a Pierfrancesco Favino, colleziona in totale 6 statuette (film, regia, attore protagonista, attore non protagonista, sceneggiatura originale e montaggio) su 18 nomination.
Cinque riconoscimenti al “Pinocchio” di Matteo Garrone (scenografia, costumi, effetti visivi, trucco e acconciature). Tre per “Il Primo Re” di Matteo Rovere (fotografia, montaggio sonoro, produzione).
Per “La dea fortuna” di Ferzan Ozpetek due statuette: quella andata a Jasmine Trinca come Migliore attrice protagonista e il premio al Produttore. Tra gli altri riconoscimenti figurano quello tributato a Valeria Golino come Miglior attrice non protagonista per “5 è il numero perfetto” di Igort.
Bangla di Phaim Bhuiyan vince il Premio al Miglior Regista esordiente. La commedia satiricacon al centro un tema forte come quello dell’immigrazione e dell’integrazione, è stato un esperimento di successo.
Da segnalare anche il premio Miglior sceneggiatura adattata andato a Maurizio Braucci e Pietro Marcello per Martin Eden.
A completare la lista dei premiati: Selfie di Agostino Ferrente è il Miglior documentario, Parasite di Bong Joon-ho il Miglior film straniero, Inverno di Giulio Mastromauro è il Miglior cortometraggio.
Il David Giovani è andato a Mio fratello rincorre i dinosauri di Stefano Cipani. A questi si aggiungono i già annunciati David dello spettatore a Il primo Natale di Ficarra e Picone e il David speciale alla carriera a Franca Valeri, “icona dello spettacolo e della cultura italiana”.