Coronavirus, rinviato referendum sul taglio dei parlamentari italiani
Era previsto per il 29 marzo. Il Consiglio dei Ministri lo rinvia a data da definirsi. D’ Incà: “Serve informazione e campagna“. Possibile slittamento a maggio.
Dopo la chiusura delle scuole arriva un’altra importante decisione sul referendum previsto per il 29 marzo indetto per il taglio dei parlamentari. “Il Governo ha ritenuto opportuno rivedere la decisione circa la data del referendum che era stata fissata prima dell’emergenza sanitaria, allo scopo di assicurare a tutti i soggetti politici una campagna elettorale efficace e ai cittadini un’informazione adeguata. Le procedure referendarie in Italia e all’estero dunque si sospendono e saranno rinnovate quando sarà fissata una nuova data per il referendum. La legge ci consente di fissare la nuova data entro il 23 marzo 2020, in una domenica compresa tra il 50° ed il 70° giorno successivo all’indizione“: lo dichiara il Ministro per i Rapporti con il Parlamento Federico D’Incà.
Possibile slittamento a maggio
Una delle ipotesi è abbinare il referendum alle elezioni regionali. Ipotesi respinta da Forza Italia, come spiega il senatore Andrea Cangini: “Prima hanno cercato di impedirne lo svolgimento, poi hanno cercato di silenziarlo, ora cercano di falsarne il risultato. L’idea, cara al Movimento 5stelle, di abbinare il referendum sul taglio della rappresentanza parlamentare alle prossime elezioni regionali è inaccettabile: si vota solo in 5 regioni e il risultato sarebbe perciò falsato a livello territoriale“.