VIDEO – Sanremo 2020, record di ascolti tra polemiche, il Fiorello show e la meravigliosa Rula
Amadeus riesce a battere Baglioni con più del 50% di share e riesce a battere Baglioni con una prima serata incentrata poco sulla musica e più sulle battaglie femministe. Rula Jebral incanta tutti con il suo monologo. Fiorello resta una garanzia.
“Buonasera fratelli, c’è bisogno di pace”. Apre così la prima serata, un Fiorello vestito da prete che non delude mai e introduce il suo amico, come più volte sottolineato nel corso della puntata, al coro di “Amadeus Amadeus” intonato da lui e dalla platea come un coro di chiesa. Le due conduttrici, seppur meravigliosamente belle, non convincono allo stesso modo. La Leotta perde una grande occasione di essere incisiva con il suo monologo, che è pare troppo a memoria, poco emozionante e troppo scontato. Diletta forse paga anche per la sua giovane età e la “poca” esperienza rispetto alla collega. Rula Jebral infatti desta non poche emozioni con il suo monologo. Sicuramente un argomento più toccante quello scelto dalla Jebral che porta sul palco di Sanremo la sua storia personale che vede la mamma suicidarsi per aver subito violenze, quando Rula aveva solo 5 anni. Per il resto c’è poco da segnalare. Achille Lauro stupisce tutti con un look “quasi” nude che distoglie dall’ ascolto della canzone, che subito si fa rimpiangere quando come super ospiti arrivano Albano e Romina. Molto carina l’idea di essere presentati dalla figlia Romina che 33 anni prima era sul quel palco nel pancione della mamma, ma probabilmente Albano e Romina non sono adatti al ruolo di ospiti internazionali. Fantastico Tiziano Ferro che si emoziona, ma a lui si può perdonare qualsiasi cosa.
Le canzoni
Il festival si apre con le nuove proposte che vedono passare in semifinale Tecla Insolia, che con con 8 marzo canta anche lei la resilienza versione millennial, e Leo Gassmann con Va bene così.
La serata si conclude con la classifica della giuria demoscopica, composta da 300 persone.
Le Vibrazioni (Dov’è)
Elodie (Andromeda)
Diodato (Fai rumore)
Irene Grandi (Finalmente io)
Marco Masini (Il confronto)
Alberto Urso (Il sole ad est)
Raphael Gualazzi (Carioca)
Anastasio (Rosso di Rabbia)
Achille Lauro (Me ne frego)
Rita Pavone (Niente – Resilienza 74)
Riki (Lo sappiamo entrambi)
Bugo e Morgan (Sincero).