Napoli, Stazione Centrale: non solo treni
Quando si arriva per la prima volta in una città ci si chiede dove cenare, cosa avrà da offrire la cucina della trattoria all’angolo della strada, o dove mangiare prima di ripartire. Ma quando si arriva a Napoli, da dove si può cominciare?
Ovviamente dalla Stazione Centrale! Andiamo allora alla scoperta di 5 indirizzi dove mangiare a pranzo e a cena nei dintorni del principale scalo ferroviario napoletano. Dagli storici “Mimì alla ferrovia” e “L’Antica pizzeria da Michele” alla “Pizzeria del Popolo” alle trattorie “da Giovanni” e “da Donato“.
Un viaggio gastronomico a Napoli non può che iniziare con una pizza, e in quale locale se non “da Michele”, la pizzeria che ha fatto la storia di Napoli e fa parlare di sé in tutto il mondo? A circa 500 metri dalla Stazione Centrale, attraversata piazza Garibaldi e dopo aver imboccato Corso Umberto, in una traversina sulla destra, via Cesare Sersale, una semplice insegna con la scritta in rosso “Pizzeria da Michele”, indica l’entrata del tempio della pizza a Napoli. Una tradizione secolare alle spalle, ben 5 generazioni di maestri pizzaioli, e una tradizione granitica nell’impostazione del menu: qui si sfornano solo pizze “Marinara” e “Margherita”, una scelta che è stata la chiave del successo di Michele, che ha saputo fare della semplicità e della genuinità le colonne portanti del suo impero. Semplicità che si respira anche stando a tavola, dove capita di sedersi anche accanto a sconosciuti lungo gli antichissimi tavoli in marmo. Famosa per le sue dimensioni, la pizza di Michele è così grande da fuoriuscire dal piatto, così sottile da poter essere tagliata anche solo con la forchetta, e la Margherita è così ricca di mozzarella (nella variante “doppia mozzarella” da 5 Euro), da far venire voglia di ordinarne subito un’altra. Perché la pizza di Michele è anche molto leggera, l’impasto lievita naturalmente per 24 ore, come tradizione comanda, cotta nel forno a legna e condita con pochi semplici ingredienti. E’ solo dopo aver gustato una pizza, quella vera, che il viaggio alla scoperta di Napoli può cominciare.
I prezzi: pizza doppia mozzarella 5 €, bibita 2 €
L’Antica Pizzeria “da Michele”, via Cesare Sersale, 1. Tel. 081 553 9204 – Chiuso la domenica.
Ma Napoli non è soltanto sinonimo di pizza, nei dintorni della stazione, infatti, è facile trovare storiche trattorie dove pranzare all’insegna della cordialità e del buon cibo, alla scoperta dei piatti della tradizione partenopea, di terra, ma soprattutto di mare. Come alla Trattoria da Giovanni, in via Sopramuro, a 400 metri della stazione e a due passi dallo storico mercato del pesce, dove qualità e freschezza sono garantite. Il menù, infatti, varia a seconda del pescato del giorno, noi vi consigliamo di provare gli spaghetti con i cannolicchi, con un sughetto tirato ad arte e i frutti freschi e callosi al punto giusto, oppure, chi non ama il pesce può optare per le penne con melanzane e provola o le linguine alla puttanesca. Tra i secondi, abbiamo provato la grigliata di calamari e gamberoni, teneri ma allo stesso tempo callosi, con tutto il sapore del mare e la bontà dei cibi semplici. I contorni sono tipici della tradizione napoletana: dalle melanzane a funghetto al cavolo all’insalata, ai carciofi affogati – con olive nere, capperi e prezzemolo – ai peperoni in padella, rigorosamente accompagnati dal pane “cafone”, che arriva fragrante in tavola direttamente dal panificio accanto. Vi consigliamo di farci un salto a pranzo, con la formula del menu fisso a 12 Euro, che prevede una bruschetta di benvenuto, un primo o un secondo, e frutta, rimarrete soddisfatti dell’ottimo rapporto qualità/prezzo.
I prezzi: a pranzo menu fisso 12 €
Trattoria da Giovanni, via Sopramuro, 9. Tel. 081 268320 – Chiuso la domenica
Se invece giungete in città in serata, oppure volete concedervi un’ultima cena napoletana prima di ripartire, Mimì alla ferrovia è una tappa obbligatoria, distante solo 500 metri dalla Stazione Centrale. Un’istituzione dal 1944, è la meta preferita anche da molti personaggi dello spettacolo di passaggio a Napoli, perché qui ci si sente a casa, in un’atmosfera genuina e cordiale, dove il menu “non si chiede”, perché si cucina tutto in base alla disponibilità del pescato del giorno e dei prodotti di stagione, ma soprattutto ci si lascia consigliare da “Don Mimì”. La scelta varia dai classici della tradizione napoletana alle sperimentazioni più riuscite, come ad esempio l’hamburger di tonno con broccoli e mozzarella su patate croccanti, o il raviolo ripieno di spigola, con seppie e gamberetti. O ancora, le classiche braciole – involtini di carne di vitello ripieni di prosciutto, pecorino e pepe in salsa di pomodoro – un must della tavola della domenica di tutti i napoletani, o la spigola al forno con rosmarino e patate novelle, per chi ha gusti più tradizionali, o ancora, i calamaretti ripieni di ricotta, salsa di fagioli e anice stellato, per chi vuole osare. In realtà, da “Mimì alla ferrovia” la scelta del piatto migliore è veramente difficile, ma sta di fatto che dei suoi peperoni imbottiti ne parlano proprio tutti in città: farciti con mozzarella, prosciutto cotto, mollica di pane raffermo e formaggi vari, conquisteranno anche voi.
I prezzi: 40 € a persona
Mimì alla ferrovia, Via Alfonso D’Aragona, 19. Tel. 081 553 8525 – Chiuso la domenica.
Se il connubio polpo in cassuola e pizza vi fa sgranare gli occhi e stuzzica la curiosità, dovete assolutamente andare all’Antica trattoria e pizzeria “da Donato”, a pochi minuti di cammino dalla Stazione centrale, circa 300 metri, nei pressi di Porta Nolana, una delle antiche porte della città. Qui potrete gustare i piatti della tradizione napoletana più verace, come gli intramontabili ziti con ragù, alla genovese, alla puttanesca, o i classici manfredi con ragù e ricotta (primi 10/15 Euro), le linguine allo scarpariello – un sughetto di pomodorini freschi e tanto, tanto parmigiano – fagioli con scarole e baccalà fritto. Ma non mancano i piatti in cui la tradizione incontra l’innovazione in un connubio riuscitissimo, come i polipetti in cassuola serviti in un cappello di pasta di pizza (7 €), e in questo caso fare la scarpetta nel sugo è d’obbligo, oppure tonno scottato in salsa di cipolla e aceto balsamico servito su un letto di finocchi alla julienne, o ancora il polpo fritto, un’originale variante nella classica frittura di mare. Anche qui i secondi di mare (20/25 €) si preparano esclusivamente in base al pescato del giorno, per cui potrete trovare le classiche spigole e orate al forno o alla brace, i polipetti alla Luciana o i calamari ripieni, ma se non preferite le pietanze di mare, le polpette al sugo, la carne al ragù o alla genovese (il tipico sugo di cipolle alla napoletana, a dispetto del nome), rappresentano una valida alternativa. Il tutto deve essere rigorosamente accompagnato da una delle famigerate parmigiane che da Donato vengono cotte nel forno a legna, in tantissime varianti: parmigiana di melanzane, di zucchine, di patate, o ancora di finocchi e carciofi.
I prezzi: 40 € a persona
Antica trattoria e pizzeria da Donato, via Silvio Spaventa, 41. Tel. 081 287828 – Chiuso il lunedì.
Dopo aver mangiato la pizza più famosa della città, dopo aver assaporato i grandi classici della cucina napoletana, è arrivato il momento di conoscere lo streetfood napoletano: crocchè, arancini e frittatine di pasta che vi faranno lasciare Napoli con un rimpianto in più. Usciti dalla stazione, attraversando Piazza Garibaldi e imboccando l’omonimo corso, dopo circa 5 minuti di cammino si arriva in Piazza Mercato, altra storica piazza di Napoli e cuore pulsante della città, dove al civico 56 troverete la Pizzeria del Popolo, conosciuta già per la sua pizza fritta enorme, leggera e generosamente farcita. Noi però vi proponiamo di assaggiare un’insolita variante della classico timballo di pasta fritto: frittatina con friarielli, porchetta e provola. Una tira l’altra, così come gli arancini, sia bianchi e sia al ragù, e i crocchè, fatti a mano con patate, pepe, provola e prezzemolo. Una goduria.
I prezzi: 1 € al pezzo
Pizzeria del Popolo, piazza Mercato, 56. Tel. 081 5634029