Il decreto Sicurezza bis è legge, ecco cosa prevede
Il Senato ha approvato la fiducia messa dall’esecutivo sul decreto Sicurezza bis con la maggioranza che ha portato a casa 160 sì. Solo cinque ribelli del Movimento 5 Stelle usciti dall’Aula, per non partecipare al voto.
Ma cosa prevedere questo disegno di legge, voluto e sponsorizzato in primis dal vice premier Salvini? Innanzitutto molti dei 18 punti riguardano l’immigrazione. Il provvedimento dà facoltà al ministro dell’Interno -con provvedimento da adottare di concerto con quelli della Difesa e delle Infrastrutture, informato il presidente del Consiglio- di limitare o vietare l’ingresso, il transito o la sosta di navi nelle acque territoriali per motivi di ordine e sicurezza pubblica.
Pene più severe in caso di violazione, nelle manifestazioni, del divieto di uso di caschi protettivi, o di qualunque altro mezzo per rendere difficoltoso il riconoscimento della persona. Prevista la reclusione da 1 a 4 anni per chiunque, nel corso delle stesse manifestazioni, lancia o utilizza illegittimamente razzi, petardi, fumogeni, ovvero oggetti contundenti o, comunque, atti a offendere, creando un concreto pericolo per l’incolumità delle persone.
Viene ampliata la portata del cosiddetto Daspo (Divieto di accesso a manifestazioni sportive); si estendono anche agli arbitri e agli altri soggetti chiamati ad assicurare la regolarità delle competizioni sportive le tutele attualmente previste dall’ordinamento per gli addetti ai varchi di accesso agli impianti.
Sono previste, poi, più risorse per Forze di polizia, Forze armate e Vigili del Fuoco e personale del ministero dell’Interno.