Sea Watch 3, arrestata la comandante
“Un comportamento criminale che ha messo a rischio la vita dei militari della Gdf”, ha dichiarato Matteo Salvini.
I 40 migranti a bordo della Sea Watch 3, entrata nel porto di Lampedusa, sono stati fatti sbarcare e trasferiti nel centro di prima accoglienza dell’isola. La nave olandese, posta sotto sequestro dalla guardia di finanza, è stato poi condotta a due miglia dalla costa per motivi di sicurezza.
I migranti saranno presto distribuiti in cinque Paesi è quanto ha dichiarato il ministro Salvini.
“Ho seguito ora per ora, minuto per minuto quello che è successo stanotte a Lampedusa: fortunatamente nessuno si è fatto male ma si è rischiato il morto, si è rischiato il disastro”. Lo ha detto su Facebook il ministro dell’Interno Matteo Salvini, parlando di “atto criminale” compiuto dalla Sea Watch, che “ha cercato di schiacciare contro la banchina del porto una motovedetta della guardia di finanza, di stritolarla”.
Intanto la capitana della nave, Carola Rackete, è stata arrestata in flagranza di reato per violazione dell’Articolo 1100 del codice della navigazione: resistenza o violenza contro nave da guerra.
Finirà agli arresti domiciliari per essere entrata nel porto di Lampedusa senza autorizzazioni speronando una motovedetta della Gdf nel tentativo di arrivare in banchina. Lo ha deciso la Procura di Agrigento, secondo cui la comandante si è resa protagonista di una “violenza inammissibile”.
Con un blitz in piena notte, la Sea Watch dopo due settimane in mezzo al mare entra nel porto di Lampedusa violando per l’ennesima volta l’alt intimatogli dalla Guardia di Finanza: “non ce la faccio più, devo portarli in salvo”, ha detto la comandante Rackete all’equipaggio comunicando la decisione che aveva preso. Una scelta che le è costata cara, la donna rischia infatti una condanna da 3 a dieci anni.