Palermo. Torna in classe la professoressa anti-Salvini: “Rifarei tutto”
Sospesa per condotta negligente. La professoressa non vigilò sulla relizzazione di un video, in cui i suoi alunni paragonavano il decreto sicurezza alle leggi razziali. Stamattina è tornata dai suoi alunni accolta da 15 rose rosse.
“Voglio insegnare a pensare e ad essere onesti e rispettosi delle istituzioni delle leggi” dice. Insegnerà ai suoi alunni “a non essere indifferenti e a prendersi cura dell’altro”. Ed ancora “Tornando indietro rifarei tutto, perché avrei dovuto impedire ai miei ragazzi di esprimere il loro pensiero? Era una riflessione sulla privazione dei diritti umani.”
Il video incriminato era stato fatto in occasione della Giornata della memoria dello scorso 27 gennaio. Alcuni alunni avevano presentato una videoproiezione nella quale il decreto sicurezza del ministro dell’Interno Matteo Salvini veniva accostato alla promulgazione delle leggi razziali del 1938. L’episodio fu denunciato da un tweet di Claudio Perconte indirizzato al ministro all’Istruzione Marco Bussetti: “Salvini-Conte-Di Maio? Come il Reich di Hitler, peggio dei nazisti. Succede all’Iti Vittorio Emanuele III di Palermo, dove una prof per la Giornata della memoria ha obbligato dei quattordicenni a dire che Salvini è come Hitler perché stermina i migranti. Al Miur hanno qualcosa da dire?”. Da lì, l’’ufficio scolastico provinciale ha fatto partite un’ispezione ha poi avuto come conseguenza la sospensione della professoressa.