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Movimento 5 Stelle: che schiaffo a Salvini. Rinviato il Decreto Sicurezza bis

Decreto Sicurezza bis: il Movimento 5 Stelle si tira indietro e rimanda tutto a dopo le Europee del 26 maggio. Un’altra sconfitta per la Lega di Matteo Salvini che, ora, non può giocare la carta populista.

Ci sarebbe ampiamente da parlare, e magari si potrà fare tra qualche giorno, della vergognosa norma che stava per nascere ma che, per ora, è stata fermata dal buonsenso (elettorale). E’ bene però, adesso, concentrarsi su quello che è il momento politico che traghetta il nostro Paese alle elezioni per la prossima composizione del Parlamento Europeo.

La politica dello schiaffo al Papa: poi clamoroso retro front

Come accadde per il suo predecessore Bonifacio VIII anche Papa Francesco ha subito uno schiaffo. Non fisico, ma certamente metaforico. A tirarglielo è stata tutta la destra italiana, anche quella più estrema. La colpa del cardinale elemosiniere non poteva essere perdonata e, come sempre accade, poi ce la si prende con Bergoglio.

A suonare la carica contro la Chiesa ci aveva pensato Matteo Salvini. Proprio lui che, per non perdere consenso, si è poi presentato in campagna elettorale con il rosario da baciare per l’occasione. Non sia mai si perdano i voti dei cattolici professanti.

E’ l’ennesimo schiaffo tirato, con mano nascosta subito dopo, come nello schiaffo del soldato. Sono giorni frenetici per la campagna elettorale, tra un comizio ed un altro il ministro dell’interno fa smentita e contro-smentita, roba degna del miglior Berlusconi. Intanto il Movimento 5 Stelle torna ad essere credibile in Cds.

Decreto Sicurezza bis: Conte comanda il rinvio a dopo le elezioni

Un’altra sconfitta per Matteo Salvini. Stavolta una vera e propria Caporetto, con tanto di ritirata disastrosa. Il Movimento 5 Stelle impone la propria linea e rinvia il Decreto Sicurezza bis (in cui vi è una catastrofica multa per chi salva un clandestino che sta affogando in mare) ed il decreto Famiglia.

Una vittoria elettorale per il Movimento 5 Stelle che si conferma, attraverso anche le parole di Conte, interessato a non potenziare l’avversario per quel che riguarda la corsa alle Europee. Questo governo vive la contraddizione più dura di essere insieme maggioranza ed opposizione. Alle elezioni non saranno alleati ed è ormai da molti mesi che si tendono lo sgambetto vicendevolmente. Andranno avanti, questo è sicuro, dopo il 26 maggio con ritrovato spirito di fratellanza ma ormai sono divenuti nemici mediatici.

Il boccone va di traverso a Salvini, che non ci sta ma può fare poco per adesso.

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Daniele Naddei

Giornalista iscritto all'Ordine dei Giornalisti della Campania da maggio 2014.

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