641 mila incidenti sul lavoro nel 2018. Aumento dei tumori in 9 province
Le ultime 24 ore hanno registrato altre due morti sul lavoro. Duecento i decessi dall’inizio dell’anno. 641 mila infortuni e 1.133 morti sul lavoro. Taranto leader delle morti per tumore.
L’84,6% degli incidenti si sono verificati durante l’attività lavorativa, mentre il 15,4% si è verificato nel tragitto casa-lavoro. Rispetto al 2017 si registra un aumento di 5.828 denunce di infortuni (+0,9%) e un aumento ancora più consistente di decessi (+10,1%), soprattutto per gli eventi plurimi registrati nel mese di agosto. Lo rileva l’Osservatorio Statistico dei Consulenti del Lavoro che ha analizzato gli open data Inail in occasione della giornata mondiale per la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, che ricorre il 28 aprile.
Nel 2018 si distinguono in negativo 9 province per l’incidenza dei tumori sul totale delle malattie professionali, nel 70% dei casi provocati dall’amianto. Di queste, 7 si trovano nel Nord Italia (in testa fra esse Gorizia, seguita da Torino, Novara e Milano). La maglia nera per il numero assoluto di tumori determinati da malattie professionali spetta a Taranto, seguita da Torino, Napoli, Milano, Genova e Venezia. Analizzando i settori correlati alle cause tumorali, il 71% dei lavoratori del settore metalmeccanico sono più esposti al rischio di contrarre un tumore durante l’attività lavorativa. A Taranto, ad esempio, il 70% dei tumori denunciati è correlato al settore metalmeccanico, quota che supera l’80% per le province di Genova (83%), Venezia (87%), Brescia (85%) e Gorizia (93%). Fra le prime 10 province analizzate, l’incidenza dei tumori, contratti dai lavoratori del macro settore chimico, petrolchimico e lavorazioni di gomma e plastica, supera il 20% nelle province di Torino (24%) e Milano (22%).