L’Aquila, dieci anni dopo: “Qui la vita non è mai ricominciata”
Il 6 aprile 2019 saranno trascorsi dieci anni da quel terribile momento. tanto è stato fatto ma la vita vera non è mai tornata nel centro della città.Nessuna scuola ricostruita.
Le periferie sono quasi completate ed anche la ricostruzione privata è a buon punto. Il problema è la ricostruzione pubblica del centro storico. Nessuna scuola ricostruita. Solo una in fase di costruzione, la Mariele Ventre. Per il resto tutto si è fermato alle 3:32 di quel 6 aprile 2009. Vecchie scuole non demolite. I ragazzi, nonostante i 44 milioni di euro stanziati, vanno ancora a scuola nei Moduli ad Uso Scolastico Provvisorio che nel settembre 2009 fecero fronte all’emergenza. “Sono pur sempre lamiere”, sottolinea Silvia Frezza della Commissione Oltre il MUSP. Ci sono dunque bambini e ragazzi che non hanno mai conosciuto una scuola vera. Il cuore della città vive con i cantieri e la sera del fine settimana con la movida. Hanno aperto circa 80 attività commerciali, un dato ben lontano, ricorda Confcommercio L’Aquila, dalle oltre mille botteghe di prima del terremoto. Questi pionieri che hanno scommesso sulla ripartenza del centro storico sono oggi a rischio chiusura, scontano l’assenza di residenti. Quello che chiedono a gran voce è la realizzazione di parcheggi, il rientro di uffici pubblici, banche e poste per far tornare un flusso.