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Russian Ballet Icons Gala, Antonio Desiderio unico manager internazionale

Antonio Desiderio, si è confermato unico manager internazionale presente da ben sette anni al gala Russian Ballet Icons a cura della società inglese Ensemble Production di Olga Balakleets.

Riconfermato! Quando a qualcuno capita di essere richiamato a svolgere un compito già posto in essere, prova certamente soddisfazione. Vuol dire che è stato apprezzato talmente, da volerlo di nuovo all’opera. Bene, allora proviamo ad immedesimarci nella persona di chi viene riconfermata per sette anni consecutivi. In tal caso non si tratta soltanto di affermarsi come buon professionista, bensì come un eccellente intenditore dotato della “famosa” marcia in più. Testimonial di ciò è Antonio Desiderio, confermatosi unico manager internazionale presente appunto da ben sette anni al gala Russian Ballet Icons a cura della società inglese Ensemble Production di Olga Balakleets. L’artist management italiano, sin dalla sua prima esperienza nella Terra di queen Elizabeth, si distinse per la qualità dei personaggi presentati sull’importante palcoscenico: vetrina di stelle del balletto russo oltre che di quello internazionale.


IL GALA

Il gala, in programma il prossimo 31 marzo nello splendido teatro Coliseum di Londra, è finalizzato ad onorare la scuola russa di balletto, celebrandone i suoi leggendari danzatori, infatti ammireremo esibizioni di capolavori classici ed altre ispirate da un repertorio contemporaneo realizzato però sempre col frutto di lavori influenzati dal balletto russo. Per quanto riguarda l’apporto di Antonio Desiderio in questa annuale celebrazione, vedremo in scena un passo a due tratto da “La Bayadère” per la coreografia di Marius Petipa su musica di Ludwig Minkus: a rappresentarlo saranno Liudmila Konovalova, étoile del teatro dell’Opera di Vienna e Giuseppe Picone, étoile internazionale e direttore del corpo di ballo del teatro San Carlo di Napoli. Qui si preannuncia un’affascinante intensità di cui i due artisti si rendono protagonisti, giacché in molteplici occasioni hanno mostrato un confluire di complicità, arricchito da talento, tecnica, precisione, eleganza ma soprattutto “cuore”, cioè un’interpretazione molto sentita a livello emozionale da tramettere magicamente al pubblico presente.

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