Immenso Ronaldo: la Juventus è uno spot per il calcio italiano
La Juventus batte (in rimonta) l’Atletico Madrid 3-0 e vendica la serata storta del Wanda Metropolitano. Alla faccia di chi criticava il gioco espresso dalla squadra di Allegri.
Uno spot per il calcio: la Grande Juventus dell’era Allegri
Inutile nascondersi: questa Juventus è una garanzia. Uno spot per il calcio italiano che investe e che non si arrende mai. Una Juventus che gioca male? Se giocasse tutte le partite come quella che ha giocato contro l’Atletico in Italia vincerebbe sempre 7 – 0. Meglio che queste prestazioni arrivino nelle partite che contano davvero. Sicuramente è meglio per tutte le altre.
Allegri ha costruito e cementato un gruppo eccezionale. Ha preso la squadra lasciata da Antonio Conte e l’ha corazzata aggiungendo placche d’acciaio. Ha stretto lui personalmente viti e bulloni, insieme alla dirigenza che ha costruito uno squadra di primissimo livello stando anche attenta al budget. Vittoria chiama vittoria: così è. Nessuno gli ha mai chiesto il calcio Champagne, tutti gli hanno chiesto di vincere. Così ha fatto in questi anni sbagliando solo alcune delle partite che contavano e contro avversari di primissimo livello.
Allegri è stato fautore della Grande Juventus che ha dominato in Italia ed a cui manca solo la consacrazione in Europa.
Atletico annientato: da Bernardeschi a Spinazzola, i migliori volti della partita
Sembrerà strano, e forse paradossale, ma con l’uscita dal campo di Spinazzola la Juventus è sembrata quasi spaesata. Per qualche minuto, non di più, ma è mancata la spinta dell’esordiente finché Bernardeschi non è stato dirottato ad ala sinistra.
Eppure c’era apprensione intorno a questo ragazzo che tanta qualità aveva fatto vedere. Un’altra ottima mossa della società, ancora una volta un’intuizione di Allegri. Spinazzola ha arato la fascia sinistra, ed il merito è dell’atteggiamento della Juventus che lo ha servito spesso e gli ha dato il compito di puntare sempre l’uomo coadiuvato da Ronaldo che si spostava a sinistra. Nonostante sia un destro andava a crossare con personalità anche col sinistro ed è stato decisivo per creare superiorità numerica.
Menzione speciale per Bernardeschi, assoluto dominato del match insieme a Ronaldo. Sale in cattedra con colpi di classe, fisicità e dribbling ubriacanti. Colleziona passaggi decisivi ed assist, addirittura da far pensare a fine primo tempo ad una Juve quasi “sprecona”. Federico ci mette personalità e classe, tanta roba e se continuasse così sarebbero guai per tutti. Tra i più decisivi c’è anche Pjanic, metronomo perfetto a centrocampo che svaria dalla posizione di mediano a quella di trequartista ed allarga sempre il gioco in maniera intelligente e mai forzosa.
Il peggiore nella Juventus merita almeno il 7 in pagella. Pensarla diversamente è difficile eppure sui social è così, ma essere contro una squadra italiana che offre una prestazione del genere significa essere nemici di se stessi.