Brexit, Gran Bretagna nel caos dopo il No alla proposta della May
La Gran Bretagna si prepara al “no deal”. In caso di un mancato accordo Londra ha annunciato che intende ridurre dazi e tariffe all’ingresso nel Paese. Ue: ” la responsabilità ora è esclusivamente britannica, abbiamo fatto quello che potevano”.
Nessuna proroga dall’Unione Europea. “Per fare che?“, si chiede Michel Barnier durante la sessione plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo. “I negoziati sull’articolo 50 sono finiti: il trattato c’è, è qui“, spiega il capo-negoziatore di Bruxelles. Adesso “il rischio di un ‘no deal’ non è mai stato così grande – aggiunge -, chiedo di non sottovalutarlo. Invitiamo in modo solenne tutte le parti interessate a prepararsi. Noi non abbiamo mai lavorato per una uscita senza accordo ma siamo pronti ad affrontare questa situazione“.
In caso di ‘no deal’ Londra stamattina ha annunciato che la Gran Bretagna intende tagliare i dazi e le tariffe all’ingresso del Paese. In particolare, spiega il ministro George Hollingbery, le tariffe d’importazione saranno tagliate fino all’87%. Le nuove norme – aggiunge – entreranno in vigore la sera del 29 marzo, se non si riuscirà a varare entro quella data un accordo per l’uscita “regolata” con l’Ue oppure se non passerà il rinvio della Brexit. Il sistema sui dazi, inoltre, sarà in vigore per 12 mesi in modo da evitare un improvviso balzo in alto dei prezzi di prodotti provenienti dalla Ue che andrebbe a colpire i consumatori britannici e per garantire la catena di approvvigionamento. Secondo i piani, Londra rinuncerà a controlli di dogana al confine con l’Irlanda.