Modifiche al Reddito di Cittadinanza per contrastare i finti divorziati
Proposta una modifica sul Reddito di Cittadinanza per impedire ai finti divorziati di beneficiarne. Quasi 1.600 emendamenti in esame del Decretone firmato Lega.
L’art. 1, comma 6 del decreto legge sul Reddito di cittadinanza esclude dall’accesso al reddito i coniugi separati e divorziati “qualora continuino a risiedere nella stessa abitazione”. Il rischio è che due coniugi potrebbero fingere una separazione, cambiando nominalmente la residenza di uno dei due, e richiedere l’accesso al Rdc.
Sono già state registrate richieste di cambio di residenza e ciò ha messo in allerta, specialmente considerando che le risorse messe a disposizione per la lotta alla povertà rischiavano di essere sperperate in assegni ai più i “furbi”.
La Lega ha presentato un emendamento in Parlamento che impone a tutti coloro che faranno domanda per il reddito di cittadinanza e che si siano separati o divorziati dopo il 1 settembre 2018, di certificare con “apposito verbale della Polizia Municipale” di non risiedere effettivamente più insieme.
Il rischio è una paralisi del sistema, se si pensa che i controlli della Polizia Municipale potrebbero essere migliaia e migliaia e che non tutti i Comuni hanno abbastanza personale.