San Camillo, primo intervento su cuore invecchiato precocemente
Sammy Basso è il primo paziente al mondo con sindrome da invecchiamento precoce ad esser stato operato al cuore.
Sammy ha 23 anni ma ne dimostra 80, pesa una ventina di chili ed è affatto da progeria, la rarissima sindrome che causa un invecchiamento molto precoce. La malattia genetica che causa in ragazzi patologie tipiche della Terza Età, aveva provocato in Sammy una grave insufficienza cardiaca tale da richiedere una stenosi calcifica severa della valvola aortica.
Il delicatissimo intervento, che segna una svolta nella storia di questa rarissima malattia, è stato eseguito la scorsa settimana da un’equipe dell’Ospedale San Camillo di Roma, coordinata dal cardiochirurgo Francesco Musumeci.
“Interventi di questo tipo – ha spiegato il cardiochirurgo – si svolgono normalmente in persone anziane ma per la prima volta è stato effettuato su un paziente che ha 23 anni all’anagrafe ma con condizioni cliniche di un ottantenne. Abbiamo posizionato la protesi valvolare con un catetere introdotto attraverso l’apice del ventricolo sinistro, l’unica via di accesso alla valvola aortica in questo caso. Il rischio era una rottura del cuore, che per fortuna non c’è stata. Il risultato è stato al di la di ogni aspettativa”.
“Questo intervento rappresenta un momento di svolta epocale nella storia della mia sindrome perché per la prima volta sappiamo che quando arrivano le complicanze di questa malattia possiamo provare a risolverle”, ha raccontato Sammy aggiungendo come finora “la ricerca si è basata su farmaci per rallentare invecchiamento. Ma quando i sintomi iniziavano a manifestarsi era la fine”.