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VIDEO – 45 anni di «Happy Days»

Questa settimana la famiglia Cunningham e il ribelle Fonzie compiono 45 anni. Il 15 gennaio del 1974, infatti, andava in onda la prima puntata di Happy days. Ripercorriamo insieme i momenti più divertenti e scopriamo qualche curiosità sulla serie più amata di tutti i tempi.

Per 10 anni sulla Abc, le storie e le vicende della famiglia Cunningham, dei loro amici e dell’indimenticabile Fonzie, nella Milwakee degli anni ’50 hanno segnato un’epoca. La serie volutamente retro’ guardava a decenni felici e ‘spensierati’ della storia americana post bellica.

IL MITO AMERICANO

Arriva suglli schermi italiani della Rai nel 1977. Il mitico Fonzie che alzava i pollici ed esclamava Ehi! per salutare gli amici diventò un modello da imitare per i giovani italiani. Faceva il meccanico e si sentiva irresistibile: i metalmeccanici della Fiom, allora fortissimi, ne erano orgogliosi. Storie leggere e senza pensieri che facevano andare lontano col pensiero in anni in cui la lotta operaia, siamo negli anni di piombo, iniziava a diventare molto pesante.  I ragazzi di allora conobbero così il fast food ad esempio o meglio il family restaurant (da noi si puo’ dire che fatti cosi’ non sono ancora mai arrivati). E nessuna eco, o almeno questo e’ il ricordo, di qualsivoglia conflitto.

LA SIGLA

Le prime due stagioni della sit-com ebbero come sigla d’apertura il brano “Rock Around the Clock” di Bill Haley & His Comets.

Dalla terza stagione, il brano fu sostituito dalla sigla standard della serie, che invece prima era inserita solo nei titoli di coda. Il testo del brano fu modificato da Norman Gimbel e Charles Fox, mentre a cantare ci furono Pratt & McClain. Il brano, inciso nel 1976, entrò in quinta posizione nella classifica Billboard.

L’EFFETTO FONZIE

I veri protagonisti di Happy Days sono Richie Cunningham (un giovanissimo Ron Howard, oggi regista di film come Apollo 13, A Beautiful Mind, Il codice da Vinci) nel ruolo del ragazzo perbene e Arthur Herbert

Fonzarelli aka Fonzie (Henry Winkler), il rubacuori e finto “sbandato” dal giubbotto di pelle, che lavora come meccanico e abita sopra il garage dei Cunningham. A proposito, fu proprio Henry Winkler la prima scelta per interpretare Danny Zuko in Grease (1978), ruolo che poi fece grande John Travolta: Winkler rifiutò la parte per poi pentirsene amaramente. Fino a metà della seconda stagione Fonzie occupava un ruolo marginale, col tempo riusci a “rubare” sempre più spazio fino a diventare la vera e propria star del programma creando quella che vene chiamata proprio quella che sarebbe diventata nel cinema la “sindrome Fonzie”, fenomeno mediatico che indica l’inatteso e non pianificato successo di un personaggio minore di una serie televisiva.

IL CAST OGGI

Il cast di “Happy Days” ha avuto fortune alterne dopo la fine della sit-com. Se Howard è diventato un regista di successo, Winkler ha continuato a recitare in numerose serie tv, come “Royal Pains”, “Numb3rs” ed “Arrested development”, ma anche scritto una serie di libri con protagonista Hank Zipzer, un ragazzino dislessico, traendo spunto dalla sua stessa condizione.

Marion Ross è comparsa in show come “Brothers and sisters” e “Grey’s anatomy”, Anson Williams (Potsie) è diventato un regista e produttore, Don Most (Ralph) ha continuato a lavorare come attore e doppiatore, mentre Scott Baio (Chachi) è ora protagonista della serie tv “See Dad Run”. Erin Moran ha avuto problemi con la droga, tanto da passare alle cronache per la sua vita privata e non per la sua carriera. Tom Bosley (Howard), scomparso nel 2010, ha fatto parte del cast de “La signora in giallo”.

IL SALTO DELLO SQUALO

Oltre al conosciuto “Hei!” di Fonzie, “Happy Days” ha creato un altro modo di dire legato alla tv: il “salto dello squalo”, espressione che si usa quando una serie tv molto popolare arriva ad un punto in cui la qualità inizia a calare. L’espressione si deve ad un episodio della quinta stagione in cui Fonzie, in trasferta con gli altri personaggi a Los Angeles, dimostra il proprio coraggio saltando uno squalo mentre fa sci nautico. La puntata è stata considerata dai critici l’inizio dell’abbassamento della qualità della serie.

I MOMENTI “HAPPY”

Stagione 1, episodio 1

Esistono 2 versioni di questo episodio. Il locale Arnold’s si chiama Arthur’s e Joanie è interpretata da un’attrice diversa. Potsie combina un incontro tra Richie e Mary Lou Milligan. Ragazza con “esperienza” che imbarazza Richie, “imbranatamente” tenero.

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