L’italia piange Megalizzi, oggi a Trento l’ultimo saluto al giovane giornalista ucciso a Strasburgo
“Un pezzo di cielo è sceso in terra e ora vi fa ritorno”, così l’arcivescovo di Trento, Lauro Tisi, conclude l’omelia ai funerali di Antonio Megalizzi.
“Nella terra che ha dato i natali a uno dei Padri fondatori del sogno europeo – ha detto l’arcivescovo – Antonio ha immaginato un’Europa senza confini e senza pregiudizi, alla quale non vedeva alternative“.
Antonio ci ha lasciati in seguito alle ferite riportate nell’attentato di Strasburgo lo scorso 11 dicembre. Dopo che ieri l’unico ad accogliere il feretro all’ aereoporto di Ciampino era stato il presidente della Repubblica, oggi in prima fila oltre a Mattarella anche il premier Giuseppe Conte e il presidente delle Commissione Europea Antonio Tajani.
Commovente il ricordo di Andrea Fioravanti, amico e collega dell’emittente radiofonica universitaria Europhonica.
“Se Europhonica fosse una metafora facile – ha detto Andrea -, sarebbe un Don Chisciotte che va contro i mulini a vento dell’indifferenza nei confronti dell’Unione europea. Antonio non solo era il primo a guidare la carica contro i mulini, aveva mille idee giornalistiche e imprenditoriali al giorno su come raccontare l’Unione Europea. Antonio pensava che il suo fosse il lavoro più bello del mondo e voleva farlo per sempre. Basta leggere l’hashtag sulla sua bacheca Twitter: ‘il mio lavoro è meglio della vostra vacanza’“.