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Strasburgo, ucciso il Killer dei mercatini, l’Isis: “Era un nostro soldato”

La fuga di  Cherif Chekatt, il killer di Strasburgo, si è conclusa a pochi metri da dove aveva fatto perdere le sue tracce. Non era scappato in Germania ma si trovava nel quartiere di Neudorf, a rue Lazaret dove la polizia lo ha stanato e ucciso durante un blitz. L’Isis rivendica l’attentato.

Applausi della folla per i poliziotti impegnati nel blitz decisivo. “Un equipaggio della BST, Brigata specializzata sul terreno, ha avvistato un individuo davanti al numero 74 della rue Lazaret che corrispondeva alla segnalazione. L’hanno fermato, lui si è voltato aprendo il fuoco contro i poliziotti, che hanno risposto, neutralizzandolo“., questa la ricostruzione del blitz che ha messo fine alla folle fuga di Cherif Chekatt, 29 anni.

Lo aveva detto anche al tassista che lo ha portato nel suo quartiere, Cherif ha sparato per  “vendicare i nostri fratelli morti in Siria“, infatti arriva la rivendicazione dell’Isis che lo definisce un “soldato” dello Stato Islamico.

Intanto i medici fanno sapere che le sorti del giornalista italiano, colpito alla testa durante l’attentato,  saranno legate alle prossime 48 ore.

I medici si sono presi 48 ore per valutare le condizioni di Antonio“. Lo ha detto Danilo Moresco, padre di Luana, la fidanzata di Antonio Megalizzi, il giornalista trentino di 29 anni gravemente ferito nell’attacco di Strasburgo.

Il giovane è in coma farmacologico. “La situazione è stabile, stazionaria – ha detto Moresco -. Non è cambiato nulla nelle ultime ore. Confermo che Antonio è stato colpito alla testa da un proiettile ma non sono riuscito a capire bene dove, perché è bendato e ha solo il viso scoperto“.

 

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