Niente alcol e biciclette legati ai pali: è il nuovo regolamento di Novara
I punti che aggiornano il vecchio regolamento sono 60 e comprendono il divieto di vendere bevande nei contenitori di vetro, di bere alcolici in luoghi pubblici e anche di vestire in modo “contrario al comune senso del pudore”.
La polizia urbana ha appena approvato in consiglio comunale a Novara un nuovo regolamento che ha scatenato gli animi della solita sinistra.
Bici legate ai pali o a elementi d’arredo urbano vietate, no ad abiti succinti che offendono il comune senso del pudore, divieto di vendere bevande nei contenitori di vetro, proibite anche le soste di persone davanti ai locali pubblici fuori dai luoghi autorizzati.
Si tratta di alcuni dei divieti del nuovo regolamento di polizia urbana appena approvato dal consiglio comunale di Novara che sta già scatenando delle polemiche.
La presa di posizione della polizia e del sindaco leghista hanno fatto scatenare le classiche sigle di sinistra. Le associazioni di categoria, ad esempio, hanno già chiesto al sindaco un incontro per discutere degli articoli che toccano in particolare i commercianti, ai quali potrebbe essere vietato vendere bevande in contenitori di vetro. E se la regola fosse applicata alla lettera, comprenderebbe anche acqua e latte.
“Il nostro vuole essere un regolamento di buon senso, abbiamo racchiuso in un testo unico norme che esistevano già ma che non erano organizzate in modo coerente. Queste regole servono come strumento alla nostra polizia municipale per far rispettare norme che garantiscano il decoro ma non abbiamo intenzione di fare i censori, anzi questo regolamento introduce strumenti come il daspo urbano che sono innovativi”, sottolinea il sindaco Alessandro Canelli .
“È un regolamento vergognoso – ha commentato Sara Paladini, del Pd, che con il resto del suo partito ha votato contro il documento -. Le norme sul comune senso del pudore riportano Novara al 1929”. Il Movimento 5 Stelle in consiglio comunale si è astenuto.
Ci sono già proteste delle associazioni di categoria.
“Nessuno ci ha interpellati, abbiamo ricevuto il documento dalla consigliera Paladini a cose ormai fatte. E ora si cerca di rimediare di fretta e furia”. Subito dopo Palazzo Cabrino ha provato a correre ai ripari e l’assessore al Commercio Laura Bianchi ha convocato un incontro per la tarda mattinata di lunedì 5 novembre.