Teatro Bellini di Napoli: “Odissea a/r”, così Emma Dante tesse la sua tela…
«Il motore di tutto è il movimento verso la propria origine» Emma Dante.
Classica e contemporanea, reale e fantastica. Un’atmosfera magica, che non tradisce lo stile cupo e allo stesso tempo onirico di Emma Dante. Di scena al Bellini di Napoli sino al prossimo 13 novembre c’è l’opera della palermitana: “Odissea a/r”, ultima fatica liberamente tratta dal poema di Omero. Una produzione Teatro Biondo di Palermo, che si concentra sul viaggio di Odisseo e in particolare, sulla sua ricerca da parte del figlio Telemaco. Un viaggio di ritorno, prima di tutto. Un ritorno in patria, fortemente voluto dagli dei, mentre Odisseo è ancora sull’isola di Ogiga, dove dimora la maga Circe, innamorata dell’umano che tiene prigioniero e a cui impedisce la fuga. Solo l’intervento di Zeus padre di tutti gli dei, gli permette di lasciarla per far ritorno alla sua amata Itaca, dove Penelope resta in attesa, cercando di tenere a bada i Proci che se la contendono in moglie. Ricca di dettagli ed elaborata, “Odissea a/r” arriva dopo un altro spettacolo di Emma Dante, che prendeva ugualmente spunto dal poema di Omero:”Io, Nessuno, Polifemo. Intervista impossibile”. Questa volta la regista palermitana, tesse il mito omerico, portando lo sguardo sulle sponde di Itaca e affacciandosi verso il Mar Ionio, verso la Telemachia, con alle spalle un’orda di Proci siculo-achei, un’orda di volgari profanatori di un posto che non gli appartiene. Lì, nel salone della reggia di Itaca, del ritorno dell’eroe si conosce soltanto l’ironico e straziante lamento dell’assenza e l’inganno dell’attesa tessuto da Penelope. In scena elementi semplici, ma di forte impatto visivo e rappresentativo. Persistente il ritmo cadenzato delle origini di Emma Dante, scandito dal dialetto siculo. Immancabile l”ironia e la caricatura dei personaggi, che affascina da sempre nei testi proposti dalla regista siciliana.
Nell’opera della Dante c’è tutto: ironia, stravaganza, suggestione, tristezza e un’impeccabile scenografia, che accompagna il pubblico con musiche, suoni (a cura di Gabriele Gugliara) e luci ( a cura di Cristian Zucaro). Un mezzo musical, che incita il ricordo dello spettatore ai passati lavori della Dante. Numerose le canzoni come quelle di Serena Ganci (Zeus; La canzone delle ancelle) e di Bruno Di Chiara (Rapimi la porta). In scena, ventitré attori, nonchè gli allievi della “Scuola dei mestieri dello spettacolo” del Teatro Biondo di Palermo, che mettono in scena quest’opera a margine del biennio formativo: Manuela Boncaldo, Sara Calvario, Toty Cannova, Silvia Casamassima, Domenico Ciaramitaro, Mariagiulia Colace, Francesco Cusumano, Federica D’Amore, Clara De Rose, Bruno Di Chiara, Silvia Di Giovanna, Giuseppe Di Raffaele, Marta Franceschelli, Salvatore Galati, Alessandro Ienzi, Francesca Laviosa, Nunzia Lo Presti, Alessandra Pace, Vittorio Pissacroia, Lorenzo Randazzo, Simona Sciarabba, Giuditta Vasile, Claudio Zappalà.
Forse non la migliore rappresentazione della siciliana, ma a “peccare” è stata la poca esperienza di alcuni interpreti, il cui talento è comunque indiscusso. Una mancanza che porta lo spettatore ad accostarli, erroneamente, alla grandezza di altri passati attori, che pure sono diventati protagonisti delle storie di Emma Dante, riducendo la bellezza della rappresentazione di “Odissea a/r”. A rafforzare la tesi, chiamo a raccolta l’autenticità dei testi e la unicità delle scelte scenografiche. Una tra tutte quella della tela, che gioca coi movimenti e la “vacuità” della stoffa che scivola sulla pelle, tra le mani, sui sogni e la realtà messa in scena nella tragedia tracciata in questa nuova forma di rappresentazione classica. I corpi sono essi stessi elementi scenografici che si intrecciano e tra poesia e volgarità, rivelano la scelta di un’arte pura, tutta teatrale, che solo un’estimatore della Dante, può ritrovare in ogni personaggio.
Ad ogni modo questo spettacolo arriva al Bellini reduce da grandi successi. Dopo successo ottenuto la scorsa estate al “Festival dei 2 Mondi” di Spoleto, ha registrato infatti, il record d’incassi al Teatro Biondo di Palermo che lo ha prodotto. L’artista siciliana rielabora le suggestioni del mito greco e le figure umane e sovrumane dell’epos, ninfe e i mostri, pretendenti e mendicanti che nelle sue mani diventano uno spettacolo ricco di evocazioni. Ad ogni scena però, non mancano le riflessioni sulla condizione dell’uomo-eroe, che si dimostra piccolo e bugiardo. Gli elementi scenografici e i costumi dello spettacolo sono della stessa Emma Dante, mentre Sandro Maria Campagna ha collaborato alle coreografie.
Gli allievi del primo corso per attori della Scuola del Teatro Biondo, diretta da Emma Dante, giungono a questo traguardo dopo un biennio di laboratori e di studi teorici, e dopo aver realizzato, lo scorso anno, un primo “movimento” sull’Odissea, che ha debuttato sul prestigioso palcoscenico del Teatro Olimpico di Vicenza. Un’opera questa che è una fiaba ironica e movimentata che, raccontando il ritorno a Itaca di Odisseo, offre una lettura inedita, divertente, dissacrante – e allo stesso tempo fedele – del racconto di Omero. Un lavoro fisico, coreografico e musicale, uno spettacolo di tale calibro che si svincola dalle attenuanti del saggio e che si confronta con la scena teatrale complesso e completo, che lascia a bocca aperta.
Assistendo alla messa in scena di Odissea a/r, lo spettatore scoprirà di Odisseo, Penelope e Telemaco i lati più teneri e fragili, i loro difetti e le loro imperfezioni.
MARTEDÌ, GIOVEDÌ, VENERDÌ, SABATO ORE 21.00 – MERCOLEDÌ E SABATO ORE 17.30 – DOMENICA ORE 18.00Durata: 1h e 30 min. senza intervallo
Teatro Bellini
Odissea a/r
testo e regia Emma Dante con gli allievi attori della “Scuola dei mestieri dello spettacolo” del Teatro Biondo di Palermo:
Manuela Boncaldo, Sara Calvario, Toty Cannova, Silvia Casamassima,
Domenico Ciaramitaro, Mariagiulia Colace, Francesco Cusumano,
Federica D’Amore, Clara De Rose, Bruno Di Chiara, Silvia Di Giovanna,
Giuseppe Di Raffaele, Marta Franceschelli, Salvatore Galati, Alessandro Ienzi,
Francesca Laviosa, Nunzia Lo Presti, Alessandra Pace, Vittorio Pissacroia,
Lorenzo Randazzo, Simona Sciarabba, Giuditta Vasile, Claudio Zappalà
Teatro Biondo di Palermo