Salvini-Le Pen: l’asse contro l’Europa
A due passi dal celebre palazzone rosso, sede storica del vecchio Pci, Matteo Salvini e Marine Le Pen si trovano nella sede dell’Ugl alle Botteghe Oscure per sancire il loro patto sovranista, in grado di durare «trent’anni».
Salvini e Le Pen sono certi che la loro intesa farà trionfare una «rivoluzione del buon senso», salvando l’Ue dai «banchieri e dagli speculatori, che hanno fallito» e che «oggi sono chiusi nel bunker di Bruxelles» per ridarla ai popoli sovrani, a chi sostiene i «valori del lavoro e della felicità», scandisce il vicepremier italiano. Contro di loro si schiera subito, pur senza citarli, il Presidente della Commissione che distingue gli euroscettici, «che hanno delle domande», dai «nazionalisti stupidi». Il voto di maggio, sottolinea la Presidente del Rassemblement National, sarà «un momento storico con la esse maiuscola», perché sarà sconfitto «il mondialismo selvaggio che ha portato alla fame i popoli europei».