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Ue, presto risposta al Def italiano

La Commissione Ue ha ricevuto la proposta italiana sul Def e la sta analizzando. La risposta dovrebbe arrivare presto con gli obiettivi di bilancio previsti dalle regole dell’Ue per non incorrere nella violazione del Patto.

Intanto slitta di un giorno l’approdo in Aula del provvedimento. L’esame, inizialmente previsto dai capigruppo per il 10 ottobre, avrà inizio l’11 dalle 16.

Confermate le stime del Pil del triennio all’1,5% per il 2019, l’1,6 per il 2020 e 1,4% nel 2021; la spesa per il 2018 è cifrata a 3,6 punti di Pil contro i 3,5 del Def. Confermati 9 miliardi per reddito e pensioni di cittadinanza e 7 per la quota 100 sulle pensioni; l’Iva non salirà nel 2019 ma, salvo altri interventi, tornerà a crescere dal 2020; previsti 10 miliardi di privatizzazioni in due anni; verso l’abolizione del patto di stabilità interno.

Il ministro dell’Economia Tria esprime soddisfazione: ‘Con l’ok alla manovra via l’incertezza dei mercati e giù lo spread’. Preoccupazione sulla tenuta dei conti pubblici esprime invece il presidente della Bce Draghi che mercoledì scorso è salito al Colle. Intanto Piazza Affari è in territorio negativo e lo spread è in risalita.

La legge di bilancio sarà accompagnata da 12 disegni di legge, tra cui anche uno specifico dedicato al reddito di cittadinanza. Lo si legge nella Nota al Def. Le coperture per il sostegno dovrebbero essere inserite in manovra, mentre nel ddl dovrebbero essere specificati i dettagli sulla distribuzione dei 780 euro. Gli altri ddl riguarderanno, tra gli altri argomenti, il Codice del lavoro, le start up, il ristoro dei risparmiatori, l’Ires verde o lo sport. La Nota cita anche provvedimenti già approvati come il ddl concretezza nella p.a.

 

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