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Editoriale: Il ciuccio double face pareggia ad Empoli

di Sonia Sodano

La terza giornata di campionato si conclude con un pari: il ciuccio non spiega le ali in segno di vittoria e resta a bassa quota. Al Castellani si poteva e si doveva vincere, ma il risultato permette al Napoli di portare a casa solo un punto. Contro l’Empoli si è fatto sicuramente meglio di 4 mesi fa, quando gli azzurri allenati da Benitez confezionarono un’amara sconfitta di 3 a 0. Col ritorno di ieri di Sarri sul campo, in veste di avversario, la squadra di Giampaolo non ha fatto solo da padrona, ma ha anche sudato per conservare il pareggio. Ebbene sì, possiamo definirlo il ciuccio dalle due facce. Una prestazione che ancora non convince, non basta: il Napoli appare troppo distratto ed insicuro.

Nel primo tempo la squadra partenopea si lascia attaccare e subisce sin da subito la qualità dei padroni di casa, che creano diverse azioni da goal. Tant’è che poco dopo il fischio di inizio, Riccardo Saponara, coglie l’attimo e si insinua nella difesa azzurra, grazie ad una distrazione di Albiol, siglando la prima rete della gara. Da subito, dunque, si avverte una difficoltà della difesa partenopea, un comparto che da parecchio tempo è sotto la lente di ingrandimento, che fa discutere e parlare di sé non in maniera positiva. Di fronte ad un Castellani che esplode di gioia, il ciuccio non resta in silenzio. Il grido parte da Insigne, che pochi minuti dopo risponde presente, grazie ad un destro a giro, rifilatogli da Gabbiadini. Un gioiello che raggiunge la porta avversaria. Un pari che non resta tale a lungo. Ci pensa Pucciarelli a riportare in vantaggio l’Empoli. Il goal del 2 a 1 però, alza la tensione. La panchina azzurra segnala un fallo di mano che l’arbitro non nota, concedendo ugualmente il goal.

<<Sul primo gol abbiamo fatto un errore noi e sul secondo- ha commentato poi nel post partita Sarri ai microfoni di Mediaset Premium -ha fatto un errore l’arbitro, perché la palla è stata toccata di mano. In campo ce ne siamo accorti subito>>. Il primo tempo azzurro ha mostrato solo pochi e insignificanti sprazzi di luce, in un cielo, in cui le sue stelle sono rimaste al buio coperte da grossi nuvoloni. Il ciuccio va negli spogliatoi con una consapevolezza: non può giocare allo stesso modo. Ed eccolo che ritorna, mostrandoci l’altra faccia. Adesso sono i padroni di casa a subire ed il Napoli a creare azioni ed attaccare. È Allan a siglare la rete del pareggio al 49′. Assist di sinistro di Gabbiadini e tiro; la palla è dentro! I tifosi dagli spalti salutano il primo goal di Allan in azzurro ( il secondo in serie A) con un grido di liberazione e gioia. C’è di nuovo il pari ed i cuori si riempono di speranze. La squadra di Sarri, attacca, cerca di sfondare la difesa avversaria e di portare a casa la vittoria, ma neanche il cambio modulo del 4-3-3 compie il miracolo. La porta sembra stregata e non regala più nuove reti. Dopo il pareggio solo tante emozioni partenopee, ma nessun risultato importante. Termina col 2-2.

Il fischio del Sig. Banti non decreta solo la fine del match, ma anche la piena consapevolezza che bisogna ripartire dal Napoli del secondo tempo, che solo alla fine ha scelto di combattere! <<Siamo una squadra che deve puntare a vincere sempre>> ha commentato il capitano Marek Hamsik nel post partita, proprio lui che è apparso in forma, ma non abituato ancora al ruolo che il nuovo allenatore vuole cucirgli addosso. Troppo schiacciato al centro, quando nel corso della sua carriera in azzurro ha sempre avuto ampio spazio di movimento ed il campo aperto per prestazione da vero regista. Sicuramente una delle cose che Sarri dovrà rivedere, se non cambiare, ottimizzare con le esigenze dello slovacco. Ottime le prestazioni in campo di Insigne, che ha realizzato un goal da maestro, spento Valdifiori, da cui si chiede molto di più. Mertens entrato negli ultimi minuti di gioco ha regalato grandi emozioni e prestazioni interessanti, forse era uno di quei giocatori da far entrare prima. A conti fatti i numeri parlano chiaro. Nella nuova stagione il Napoli ha già subito 6 goal in 270 minuti di gioco. Un avvio peggiore risale solo alla stagione 2009/2010, quando la squadra azzurra subì 7 goal nelle prime tre giornate. Risultati amari che fanno riflettere anche in vista delle prossime gare. Con l’Empoli è scoccato il tour de force che Sarri ed i suoi dovranno affrontare nell’arco di una ventina di giorni tra partite di campionato ed Europa League. Si continua con il Brugge giovedì 17 e poi già è fissato l’appuntamento con la Lazio in casa domenica. Un’impresa quella di giocare circa a ogni 3 giorni di distanza per due competizioni diverse, che il tecnico nella sua carriera non ha mai provato.

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